Mandarino

Mandarino

È un agrume invernale, frutto (esperidio) della pianta Citrus nobilis nobili della famiglia delle Rutacee. È simile all’arancia, ma più piccolo e dolce. I mandarini sono di taglia media, globosi e depressi ai poli, con buccia sottile non aderente alla polpa. La loro polpa, di color arancione, è formata da un grande numero di spicchi succosi e aromatici ricchi di semi. La parte commestibile è circa l’80% del frutto.

Utilizzo principale

Come frutta fresca da tavola o in preparazioni dolci e salate. Se ne può usare il succo o la buccia.

Altri utilizzi

La buccia del mandarino grazie all’aroma del limonene è utilizzata per produrre liquori, tra cui il noto Mannarinu di Sicilia (foto a sinistra), sciroppi e profumi e oli essenziali.

L’olio essenziale di mandarino. Il limonene contenuto nell’olio essenziale aiuta a superare la depressione e la tristezza, gli aldeidi invece depurano il sangue e favoriscono la secrezione biliare, aiutando il corpo a purificarsi. Gli altri componenti dell olio essenziale stimolano il metabolismo e combattono la pigrizia di stomaco e intestino. Un bagno caldo con quest’olio rilassa e scioglie eventuali tensioni muscolari.

È inoltre un ottimo antisettico, antinfiammatorio, ideale su piccole lacerazioni e per massaggi rilassanti.

La pianta

Citrus nobilisIl nome botanico della pianta del mandarino è Citrus nobilis e appartiene alla famiglia delle Rutaceae. È una pianta robusta con chioma espansa, alta fino a 4,5 m. Le spine sono presenti soltanto sui succhioni. Le foglie, da ovato-oblunghe a ovato-lanceolate, hanno picciolo con alette sottili. I fiori sono piccoli, bianchi, profumati e singoli. Alcune varietà sono utilizzate anche a scopo ornamentale.

Stagione dei mandarini

INVERNO. È un frutto invernale, la raccolta va da dicembre a marzo per la varietà tardiva. Il mese migliore è comunque gennaio.

Varietà di mandarini

Ne esistono diverse varietà e sulla loro classificazione si continua tuttora a discutere. Le varietà maggiormente commercializzate in Italia sono il mandarino comune, detto anche Avana da cui sono state ottenute numerose selezioni come l’Avana apirena e il Tardivo di Ciaculli.

Altre varietà sono il King, il Cleopatra, il Satsuma, il Tangerine, il Tangor, il mandarino cinese (nella foto a sinistra). Molto noti anche frutti ibridi che sono stati ricavati dall’incrocio del mandarino con altri alberi da frutto; tra questi ibridi ricordiamo la clementina, un agrume ricavato dall’incrocio tra il mandarino e l’arancio amaro, il mapo, ottenuto dall’ibridazione del mandarino con il pompelmo e il mandarancio incrocio dei mandarini con le arance.

Come scegliere i mandarini

Soppesandolo deve risultare abbastanza pesante rispetto alle sue dimensioni. Deve apparire lucido, con la buccia tesa e molto aderente alla polpa.

Come pulire i mandarini

I mandarini si devono consumare sbucciati. Per rimuovere la buccia inciderla con un coltello cercando di non arrivare alla polpa e rimuoverla con le dita.

Come conservare i mandarini

A temperatura ambiente, in un luogo fresco e asciutto, i mandarini si mantengono per una settimana circa.
Meglio non ammassarli uno sull’altro, per evitare che la buccia si ammacchi e rovini anche la polpa.

Rimedi della nonna

Il mandarino combinato con miele di eucalipto, aiuta a combattere le difficoltà di respirazione.

La ricetta dello chef

Vedi Germano Reale con salsa al Mandarino e Caffè di Igles Corelli.

Zona di origine

È originario della Cina meridionale. In Italia si coltiva principalmente in Sicilia e Calabria.

Informazioni nutrizionali del mandarino

  • Il mandarino è il frutto fresco più ricco di zuccheri (oltre il 17%) e quindi di calorie. Questa caratteristica, associata all’indice di sazietà piuttosto basso, fa del mandarino un frutto di cui non abusare e di cui vanno valutate sempre le quantità assunte.
  • È una buona fonte di vitamina C, anche se meno dell’arancia (40 mg contro 60), di potassio, calcio, fosforo e vitamina A.
  • Hanno spiccata funzione dissetante.

Calorie

Nutriente Valore
Calorie 72 Kcal

Valori per ogni 100 gr.

Origine del nome

Nel 1828, quando il frutto fece la sua comparsa nel Mar Mediterraneo, venne chiamato mandarino a causa della sua presunta origine cinese.

In Cina le massime autorità erano appunto i “mandarini”, perciò sembrò giusto dare lo stesso nome a questi nuovi frutti altrettanto nobili ed altrettanto pallidi in confronto alle arance loro sorelle.

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