Ricetta: Taralli al naspro
Numero persone:
6Bambini:
adatto ai bambiniCeliachia:
contiene glutineDifficoltà:
molto facileI taralli al naspro sono delle piccole ciambelline all'anice ricoperte di glassa e sono dolcetti tradizionali del Carnevale in Basilicata.
Informazioni operative
Ingredienti per Taralli al naspro
Zucchero semolato
1
pizzico
Liquore all'anice
1
bicchierino
Acqua
per il naspro (glassa)
250
ml
Zucchero semolato
per il naspro (glassa)
500
gr
Procedimento per Taralli al naspro
- Mettere nel mixer tutti gli ingredienti in modo da ottenere una pasta liscia e omogenea. Oppure impastare a mano.
- Tagliarla a pezzettini e dare la forma di ciambelle.
- Infornare a 180° fino a quando diventano belle dorate.
- Sfornare e fare raffreddare.
- Preparare il naspro mescolando in una pentola lo zucchero con l'acqua. Quando lo zucchero si è ben sciolto, continuare a mescolare continuamente per 2 o 3 minuti, fino a quando la miscela risulta caramellosa.
- Togliere dal fuoco, grattugiare la scorza di un limone e aggiungere il succo di mezzo limone.
- Mettere i taralli nella pentola e rigirarli continuamente fin quando saranno completamente ricoperti dal naspro, che una volta raffreddato diventerà bianco e consistente, proprio come una glassa.
- Servire freddi, magari accompagnando con un bicchiere di Rosolio.
Questi dolcetti si conservano diversi giorni in scatole di latta.
Informazioni culturali
Curiosità
Il nome “tarallo” deriva dal greco “toros” che significa toroidale, tondo, come la sua forma.
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I vostri commenti
e molto bello che voi pubblicate queste ricette, perchè seno andrebbero perse nel tempo e queste tradizioni si andrebbero perse.cosi facendo date allanuova generazione di potersi confrontare con le ricette dei loro nonni o anche dei loro avi e cosi questi ricordi rimangono vivi nelle loro menti. Grazie.
Grazie Nicolina. È proprio il nostro intento! Ci sono milioni di siti che propongono ricette di tutti i tipi, ma noi volevamo proprio conservare le ricette tradizionali e tipiche della nostra Italia, dei nostri nonni. E speriamo che sia una buona Pasqua per tutti anche se insolita :-)
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