Barbaresco DOCG
Il Vino rosso del Piemonte Barbaresco è considerato uno dei grandi vini italiani, come il Barolo o il Brunello di Montalcino.
Informazioni generali
Colore
Rosso granato con riflessi arancione
Profumo
Il profumo caratteristico del Barbaresco è etereo, gradevole, intenso, con squisito profumo di violetta o rosa. Con l’invecchiamento si aggiungono sentori più complessi di terra, erbe, tartufo e liquirizia..
Gusto
Il gusto è asciutto, pieno, robusto, austero ma vellutato, armonico.
Gradazione
Gradazione alcolica minima complessiva 12,50°.
Invecchiamento e annate speciali
Il vino deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno due anni e di cui uno in botti di rovere o di castagno. Il “Barbaresco” sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore a quattro anni può portare come specificazione aggiuntiva la dizione “riserva”.
Le annate eccezionali del Barbaresco sono: 2005, 2004, 2001, dal 1999 al 1995, 1990, 1989, 1985 e 1982.
Abbinamento
È considerato tra i migliori vini italiani da arrosto, ma si accompagna bene anche a selvaggina, pollame, brasati e formaggi stagionati o piccanti.
Il Barbaresco si abbina bene a primi piatti ricchi e potenti, a base di tartufo bianco e funghi porcini. Vedi Abbinamento vino cibo.
Vitigni impiegati
Esclusivamente Uve di Nebbiolo, nelle sottovarietà Lampia, Rosè e Michet. Il Nebbiolo è considerato il più nobile vitigno d’Italia ed è così denominato un po’ perchè le zone nelle quali è coltivato sono avvolte nelle nebbie autunnali, un po’ per l’aspetto degli acini, ricoperti da una leggera pruina biancastra. A base di uva Nebbiolo si produce anche il famoso Barolo. Ma non solo, a nord di Novara vengono prodotti altri vini rossi di ottimo pregio, il Gattinara, il Boca, il Fara, il Ghemme ed il Sizzano, sempre con uve del vitigno Nebbiolo. Ed ancora, altri celebri vini, non piemontesi, quali il Valtellina Superiore provengono da uve Nebbiolo, in quei luoghi chiamate Chiavennasca.
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Informazioni geografiche
Zona di produzione
Intero territorio dei comuni di Barbaresco, Neive, Treiso (già frazione di Barbaresco) e la parte della frazione “San Rocco” già facente parte del comune di Barbaresco ed aggregata al comune di Alba, ricadenti nella provincia di Cuneo. Barbaresco, che dà il nome a questo vino, è un paese in provincia di Cuneo bagnato dal fiume Tanaro.
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Informazioni nutrizionali
Sostanze presenti
Può contenere solfiti.
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Informazioni operative
Il bicchiere
Utilizzare un bicchiere panciuto ed ampio. Vedi Bicchieri da vino.
Temperatura di servizio
Temperatura di degustazione: 18°-20°C, stappando la bottiglia una o due ore prima di servire. Vedi Termometri da vino.
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Informazioni culturali
Nella storia
Barbaresco già ai tempi dell’impero romano era punto strategicamente importante, posto in cima ad una collina, era un ottimo un ottimo punto di osservazione e sicuro rifugio da attacchi nemici.
Proprietario del castello e delle vigne circostanti divenne, dopo varie successioni, un enologo d’indiscusso valore, Domizio Cavazza. Il rigore tecnico e scientifico di Cavazza, direttore della Scuola Enologica di Alba a fine 1800, ha dato il via alla valorizzazione del vino Barbaresco, un vino che deriva dal vitigno Nebbiolo.
Turismo eno-gastronomico
Sono molte le iniziative legate a questo grande vino che richiamano appassionati degustatori e turisti in ogni periodo dell’anno. Per gli amanti delle sagre e delle feste si ricorda la “Festa della vendemmia”, che si svolge la prima domenica di settembre.
Barbaresco o Barolo?
Il Barbaresco ha caratteristiche simili a quelle del Barolo, ma al suo confronto è ritenuto un vino meno austero, meno tannico e meno imponente. Di contro è ritenuto invece, rispetto al Barolo, un vino più “gentile” e raffinato.
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