Miglio
Il miglio è un cereale in passato conosciuto soprattutto come mangime per uccelli, anche se ha origini molto antiche. È un alimento molto proteico, consigliato negli stati di affaticamento ed ideale per la cura dei capelli e delle unghie. Il miglio è stato riscoperto negli ultimi anni nell’alimentazione vegetariana e macrobiotica oltre che consigliato agli intolleranti al glutine e ai celiaci.
La pianta
La pianta del miglio è una graminacea annuale i cui fiori si riuniscono in una grande pannocchia dalla quale nascono le cariossidi, ovvero dei piccoli semi o chicchi secchi che cadono quando muore la pianta.
La raccolta dei chicchi però, diversamente da quella di altri cereali, deve avvenire poco prima della morte della pianta, per essiccarli a raccolta conclusa. Solo in questo modo viene garantita un’elevata conservabilità.
Una volta essiccati, i chicchi vengono lasciati interi se destinati all’alimentazione degli animali, se invece vengono destinati all’alimentazione umana, vengono decorticati e poi macinati se si vuole ottenere la farina.
Coltivazione del miglio
La pianta del miglio è coltivata soprattutto in India, Cina e Nigeria in quanto, essendo molto resistente alla siccità, si coltiva meglio in terreni poveri e secchi. In Italia la sua coltivazione risulta difficile.
In commercio e uso
I semi non decorticati vengono destinati all’alimentazione degli animali. Inizialmente infatti il miglio veniva utilizzato soprattutto come mangime per uccelli e pollame per poi essere riscoperto negli ultimi anni come alimento da usare in cucina, adatto agli intolleranti al glutine, ai vegetariani, ai vegani e a chi ama accostarsi ad alimenti diversi. Il suo sapore è delicato, quasi neutro, per questo si presta a preparazioni sia salate che dolci. Può essere una valida alternativa alle uova se usato come addensante, grazie al suo elevato contenuto di amidi. Ottimo per la preparazione di polpette, crocchette, burger vegetariani, minestre, zuppe.
Il miglio per uso alimentare si trova in commercio in 3 diverse forme.
Chicchi decorticati
Non richiedono ammollo
Il miglio, diversamente dagli altri cereali in chicco, non richiede ammollo prima della cottura, per questo motivo è un alimento ideale per chi non ha molto tempo ma non vuole rinunciare a sapori antichi e ad alimenti sani. È importante procedere ad un attento lavaggio sotto acqua corrente prima dell’utilizzo.
Si consiglia di ripetere l’operazione più volte, fino a quando l’acqua non diventa limpida. Solo in questo modo si può essere sicuri di aver eliminato impurità, polvere, scorie.
Una volta terminato il lavaggio, si deve mettere il miglio in un colino per farlo scolare bene, quindi si può procedere con la cottura.
La dose giusta
Per esser sicuri di usare una dose corretta, è meglio pesarlo prima tenendo presente che in media si usano dai 50 agli 80 grammi di prodotto crudo a persona.
Come cuocere
Procedere facendo tostare i chicchi in una pentola dal fondo spesso per far sprigionare gli aromi quindi aggiungere l’acqua, che deve essere il doppio del miglio, il rapporto è di una tazza di miglio e due tazze di acqua e portare a bollore. Cuocere per circa venti minuti quindi spegnere la fiamma e coprire per far riposare e gonfiare il miglio, un po’ come avviene per il cous-cous.
Il risultato ottenuto diventa un ingrediente da cucinare come si preferisce. Polpette, sformati, insalate, sono soltanto alcune delle preparazioni ideali da fare con il miglio.
Polpette di miglio
Un consiglio per la preparazione delle polpette. È importante ricordarsi che non occorre aggiungere uova se si vogliono cucinare delle polpette di miglio perché è già di per sé un ottimo legante.
Per vegetariani e vegani
Qualora si segua una dieta vegetariana o che esclude le proteine animali, per aumentarne l’apporto nutrizionale, è meglio aggiungere ceci, fagioli, lenticchie, legumi in genere, che, abbinati a questo cereale, diventano un alimento quasi al pari della carne.
Farina
La farina di miglio è ideale per preparare biscotti o prodotti che non richiedono lievitazione.
La farina di miglio è un prodotto integrale, ricavato dalla macinazione dei semi interi, solo parzialmente decorticati per eliminarne le impurità. In genere si trova in commercio la farina di miglio dorato, di colore giallo intenso.
La farina di miglio è ideale soprattutto per la preparazione di pappe per bimbi piccoli.
In Italia non è molto utilizzata anche se negli ultimi anni è stata riscoperta come farina consigliata a chi soffre di celiachia. Non è però adatta alla panificazione se usata in purezza perché non lievita.
Fiocchi
Ideali per la prima colazione, aggiunti per esempio allo yogurt.
Conservazione
Una delle più importanti caratteristiche del miglio è l’elevata conservabilità dei semi.
Si possono conservare in contenitori ben chiusi, al buio e lontano da umidità e calore per diverso tempo.
Una volta cotto invece si può conservare in frigorifero per due/tre giorni.
Come fare il latte di miglio in casa
Il miglio può essere utilizzato per preparare una bevanda alternativa al latte di mucca o ad altro tipo di latte vegetale.
Si può prepare il latte di miglio in casa con molta facilità, anche se la sua conservazione è limitata, in genere due o al massimo tre giorni in frigorifero.
Ingredienti
- 80 gr di semi di miglio
- 2 litri e mezzo di acqua
- aromi a scelta come vaniglia, limone…
- facoltativi 5/6 cucchiai di malto o miele
Preparazione
- Sciacquare i semi di miglio con cura sotto acqua corrente quindi metterli in una pentola con un litro di acqua ed eventuali aromi a scelta e portare il tutto a bollore e cuocere a fuoco lento per venti minuti, quindi togliere dal fuoco e in un’altra pentola portare a bollore il restante litro e mezzo di acqua.
- Frullare il miglio cotto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una polpa più fine possibile. Aggiungere al composto il litro e mezzo di acqua bollente e continuare a frullare.
- Filtrare con un colino a maglie fitte, meglio se con sovrapposta una garza.
- A scelta dolcificare con malto o miele e conservare in frigo.
- Si consiglia di tenere in frigo la dose che si pensa di consumare nel giro di due giorni mentre il restante si può congelare e consumare in seguito.
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Informazioni geografiche
Origine
Il miglio, nome originario Panicum Miliaceum, è un cereale minore che rientra nella famiglia delle Graminacee. Originario dell’Asia Centro Orientale, pare fosse coltivato anche dagli antichi Egizi.
Da sempre è stato un alimento base per i popoli africani e asiatici, mentre in Europa era conosciuto soprattutto come mangime per pollame e volatili.
Valori nutrizionali
Per 100 gr di miglio decorticato.
Kcal | 378 |
Proteine | 11 gr |
Grassi | 4,22 gr |
Carboidrati | 72,8 gr |
Fibre | 8,5 gr |
Proprietà del miglio
- Elevato apporto proteico
Il miglio è un alimento dall’elevato apporto proteico. Le proteine contenute sono facilmente assimilabili, molto di più rispetto ad altri cereali. - Ricco di sali minerali e vitamine
È ricco di sali minerali, tra cui ferro, potassio, magnesio, zinco, fosforo, calcio, sodio, silicio oltre che un’ottima fonte di vitamine del gruppo B, A, E e PP. Proprio per la presenza di vitamine del A e B e di silicio è un alimento ideale per la bellezza e la cura dei capelli e delle unghie.
Il suo contenuto di vitamina B3 lo rende un alimento importante per abbassare il colesterolo nel sangue e per contenere i livelli di zucchero nel sangue. - Diuretico, energizzante e dona buon umore
Vanta proprietà diuretiche ed energizzanti, infatti è consigliato nei casi di stanchezza, stress, ai bambini, alle donne in gravidanza, a chi soffre di depressione. In questo caso è molto utile perché contiene serotonina, la molecola del buonumore. - Ideale contro la stipsi
Consigliato a chi soffre di stipsi, il miglio infatti può essere molto utile perché assorbe acqua, idratando il colon. - Toccasana per lo stomaco
È un cereale che favorisce la digestione, aiuta a combattere i crampi addominali, le ulcere gastriche, l’acidità di stomaco, i problemi legati a milza e pancreas. - Contrasta l’invecchiamento e depura
Un consumo abituale di miglio può aiutare a contrastare i radicali liberi e liberare fegato e reni dalle tossine, grazie anche al suo contenuto di curcumina, quercetina, acido ellagico, sostanze importanti per una buona depurazione dell’organismo.
Celiachia
Il miglio decorticato in natura è privo di glutine, quindi adatto ai celiaci.
Informazioni culturali
Storia del miglio
I semi di miglio sono stati ritrovati in alcune tombe in Italia risalenti all’epoca neolitica, quindi è sicuramente un cereale molto antico. Pare che anche gli antichi Romani ne facessero uso, mentre in epoca medievale il miglio era un valido sostituto della carne, soprattutto in Italia settentrionale dove per secoli veniva consumato per preparare una sorta di polenta prima che venisse importato il mais.
Curiosità
- In Repubblica Ceca si consuma molto miglio per il benessere dell’intestino, infatti è definito come “spazzola dell’intestino” per il suo elevato contenuto in fibre.
- In Senegal con la farina di miglio si cucina una sorta di polenta chiamata “fufu”, mentre con i chicchi si fanno delle polpette o una specie di cous cous che si chiama “cérè”. Sia le polpette che il fufu si usano come il nostro pane, per accompagnare sughi e piatti di verdure o carne.
- Esiste in una lontana valle ai piedi dell’Himalaya una popolazione chiamata Hunza considerata come la più longeva del mondo. Da uno studio è emerso che è proprio il miglio l’alimento base della loro alimentazione. Elisir di lunga vita?