Borragine
Detta anche Borrana, è una pianta molto diffusa e dalle tante proprietà. Se ne consumano le foglie cotte, dal sapore di cetriolo, e i suoi fiori colti in estate. Sono in corso studi su suoi possibili effetti cancerogeni. È alimento base per i tradizionali pansotti liguri. Dai semi si ricava invece l’olio per spremitura a freddo, che tuttavia è piuttosto instabile e deve essere conservato a temperatura controllata e al riparo dalla luce.
Informazioni generali
Borragine in cucina
La borragine è un’erba con un sapore simile a quello del cetriolo. Le foglie fresche sono usate nelle insalate per sostituire i cetrioli oppure alcuni chef oggi usano le foglie, appena scottate in acqua bollente, nelle insalate come sostituto degli spinaci freschi, anche se ne si consiglia sempre la cottura. Ottima nella minestre e zuppa a cui aggiunge un sapore caratteristico e per insaporire il té freddo e bevande di frutta. I fiori sono usati nelle torte e altre preparazioni dolciarie come guarnizione delicata, che mantenendo il colore dopo la cottura al forno, vengono utilizzati in cucina per tingere l’aceto di azzurro.
Altri utilizzi
- A scopo fitoterapico, le parti usate della Borragine sono i fiori, le foglie e l’olio di semi. Per l’ elevato contenuto di mucillagine la Borragine è una pianta che calma i problemi respiratori e per le sue qualità emollienti è utile in caso di pelle irritata o infiammata.
- I fiori favoriscono la sudorazione e le foglie sono diuretiche.
- Si possono preparare decotti e tisane diuretiche o rilassanti.
- I fiori possono anche essere canditi o congelati in cubetti di ghiaccio per aggiungere un tocco festivo ai punch o ai drink freddi. Si possono anche semplicemente aggiungere freschi alle bevande, come facevano già gli antichi romani, aggiungendola al vino. Il vino alla borragine era ritenuto un antidoto alla tristezza.
- Dai semi di borragine si ricava l’olio per spremitura a freddo. Sono oggi reperibili delle perle gelatinose che rappresentano una eccellente forma di somministrazione in grado di assicurare la massima stabilità dell’olio.
La pianta
Borago officinalis è una pianta erbacea annuale o biennale che cresce spontanea sia in terreni coltivati che incolti, ben soleggiati, fino a 1.800 metri d’altezza. Probabilmente originaria della Spagna e del Marocco è molto diffusa come pianta ornamentale, viene coltivata estensivamente a scopo officinale per l’olio dei semi. Alta circa 60 cm è caratterizzata dalla presenza su ogni sua parte di lunghe setole bianche che la rendono ispida; ha un gambo, grandi foglie basali e caratteristici fiori dal colore blu, il cui periodo di fioritura va da aprile ad ottobre. I suoi frutti sono acheni oblunghi-trigoni.
Dove trovarla e come riconoscerla
È una pianta molto comune che si ritrova ovunque con i suoi magnifici fiori blu dagli stami quasi neri: nei prati incolti, nei bordi delle strade, lungo i muretti, nei giardini, tra le macerie, ecc. fino a 1000 m di altitudine. Deve essere raccolta quando le foglie sono ancora giovani e non completamente ricoperte dalla “peluria”.
Stagionalità
Da Maggio a Settembre. Le foglie si raccolgono in primavera.
Reperibilità
È abbastanza semplice da trovare al mercato.
Informazioni culinarie
Come pulire
Lavare molto bene, e utilizzare tutta la foglia, anche la costa. Meglio sempre cuocerla, anche solo sbollentarla.
Suggerimenti
Le foglie sono ottime fritte con la pastella oppure utilizzate per riempire ravioli o i pansoti liguri e tortellini.
Informazioni geografiche
Zona di origine
Proviene dall’Europa e dal Nord Africa.
Zona di diffusione
In Italia molto presente in Liguria e Campania.
Informazioni nutrizionali
Contiene pochissime calorie. Contiene fitoestrogeni che aiutano ad aumentare il latte materno nelle puerpere e per regolare la funzione ormonale. La borragine è ricca di minerali essenziali quali calcio e potassio, acido palmitico e tannini, e acidi grassi essenziali Omega 6 ,acido gammalinoleico (24%) e acido linoleico (38%), necessari a una corretta funzione cardiovascolare e a mantenere pelle e unghie sane. È emerso un grande interesse commerciale, a livello internazionale, per l’olio estratto dai semi: l’olio gamma 3 linolenico (GLA; 18:3.OMEGA.6), che ha notevolissimi utilizzi, soprattutto nutrizionali, dietetici, medicinali, cosmetici. Le prime tracce dell’uso officinale della Borragine risalgono al Medioevo dove veniva utilizzata come depurativo del sangue. Nei secoli se ne è tramandato l’impiego in medicina popolare come rimedio contro reumatismi e tosse: l’infuso dei fiori per le affezioni respiratorie e come sedativo della tosse; il decotto delle foglie è diuretico e di sollievo nei reumatismi. Molto diffuso è sempre stato anche il suo impiego topico: si utilizza sia l’infuso che il decotto per bagni o impacchi emollienti che alleviano gli arrossamenti della pelle e il prurito in caso di eczema. Anche la pelle acneica beneficerebbe del trattamento con preparazioni di Borragine. Può essere usata per regolarizzare le funzioni surrenali e ghiandolari. È un blando sedativo e calmante per il sistema nervoso, usata contro l’ansia e lo stress. (Consultare sempre un medico)
Celiachia
Non contiene glutine.
Controindicazioni
Attualmente l’uso terapeutico e medicinale della borragine è sconsigliato sia per l’insufficienza delle evidenze mediche e delle difficoltà di dosaggio, soprattutto per il fatto che i petali e le foglie conterrebbero in quantità non ancora ben definite sostanze che hanno proprietà epatotossiche e cancerogene. In attesa di una verifica puntuale della presenza degli alcaloidi che assumano valori di pericolo nei cibi se ne sconsiglia l’uso alimentare allo stato fresco.
Informazioni culturali
Origine del nome
- La Borragine venne cosi chiamata nell’antichità per il suo aspetto lanoso: Borago deriva infatti dal latino “borus” che significa ispido, peloso, in riferimento ai mantelli dei pastori fatti con la lana di pecora (“borra” sta per lana grezza).
- La parola Celtica “borrach” significa “coraggio”.
- Il nome gallese per la borragine, “llawenlys”, significa “erba della contentezza”.
Curiosità
- Presso gli antichi romani il vino alla Borragine era ritenuto un antidoto alla tristezza e veniva usata allo stesso modo dai Celti per dare coraggio ai guerrieri in battaglia: infatti la parola celtica ‘borrach’ significa ‘coraggio’.
- È uno dei componenti fondamentali del “preboggion” il mazzetto di erbe aromatiche tipico della cucina ligure, molto usato con i classici pansotti. Le erbe del preboggion: cicerbita (lig. scixèrbua, Sonchus oleraceus); grattalingua (talêgua, Reichardia picroides); raperonzolo (ranpunçu, Campanula rapunculus); radicchio selvatico, (radicion, Cichorium intybus); denti de coniggio – Hyoseris radiata); dente de can tarassaco; borragine (boraxe, Borrago officinalis); bietola di prato, (gè, Beta vulgaris); ortica (ortiga – Urtica dioica; papavero (papavao – Papaver rhoeas).
Dialetti
Dialetto | Voce |
Calabria | vurràina, gurràina |
Liguria | buraxa |
Sardegna | lingoràda |
Sicilia | urrania, vurrania, burrania |
Altre lingue
Lingua | Voce |
Inglese | borage |
Francese | bourrache |
Spagnolo | borraja |
Tedesco | borretsch |