Arancini vulcanici
L’Arancino Vulcanico di Carmelo Chiaramonte: rielaborazione dell’arancino in chiave marinara.
Ingredienti
Per il consommè di pesce
- 100 gr di tracina,
- 100 gr di scorfano,
- 50 gr di gamberi freschi,
- 200 gr di testa di cernia,
- una cipolla piccola tostata in forno a 220°C per 20 minuti,
- un rametto di timo,
- uno spicchio d’aglio,
- un pizzico di peperoncino,
- un bicchiere di Marsala Vergine Solera ,
- 1,5 lit. d’acqua,
- un cucchiaio di capperi dissalati,
- olio d’oliva extra vergine
Per il nero di seppie
- 2 seppie intere da 200 gr l’una con la vescica dell’inchiostro e le gonadi,
- 40 gr di cipolla tritata,
- un ciuffo di basilico,
- 20 gr di concentrato di pomodoro essiccato al sole,
- un bicchiere di Nero d’Avola,
- 300 gr di sugo di pomodori costoluti di Pachino,
- un cucchiaino di capperi, olio d’oliva extra vergine
Per il ripieno
- un ciuffo di basilico, 70 gr di scamorza affumicata tenera
Per la cottura del riso
- 300 gr di riso Carnaroli pregiato,
- un cucchiaio di cipolla tritata,
- un bicchiere di Marsala Vergine Solera,
- un uovo intero.
Per la pastella e la panatura
- 2 uova intere,
- 30 gr di farina “00”,
- 20 gr di latte fresco,
- 20 gr di birra fredda,
- 300 gr di pangrattato
Procedimento
- Per prima cosa eviscero e lavo i pesci per il consommè; li tosto in forno a 200°C per 20 minuti e li passo in tegame con aglio intero, basilico, timo e peperoncino.
- Lascio dorare per tre minuti e verso il Marsala e dopo un po’ tutta l’acqua.
- Cuocio a fuoco forte fino all’ebollizione e appena affiorano impurità procedo a schiumare con un mestolino, abbassando il fuoco. La cottura del brodo avviene in un’ora circa e solo a consommè pronto aggiungo i capperi tritati.
- Filtro il liquido in un colino a maglia sottile facendo attenzione di spremere i pesci per averne più succo possibile.
- A questo punto metto a cuocere le seppie già spellate, private dell’osso, eviscerate, facendo attenzione a mettere da parte la sacca del nero ed eventuali gonadi o uova del mollusco.
- Sul fondo di un’altra casseruola verso olio quanto basta, la cipolla, il basilico frantumato ed il concentrato.
- Lascio soffriggere a fuoco leggero per 5 minuti e sfumo col vino. Aggiungo le seppie intere e il pomodoro. Copro la casseruola con un coperchio e lascio cuocere a fuoco moderatissimo per 45 minuti, facendo attenzione di mescolare di tanto in tanto.
- A sugo pronto estraggo le seppie e le lascio raffreddare a parte.
- Verso nel sugo i capperi tritati e le sacche del nero di seppia, mescolo per bene e tolgo dal fornello.
- Quando le seppie sono ben fredde le trito finemente e le metto in frigo, aggiungendovi le gonadi lessate per 2 minuti e tritate e/o le uova a crudo.
- Comincio a cuocere, quindi, il riso con il battuto di cipolla e 5 cucchiai d’olio d’oliva; lo faccio dorare per 2 minuti e vi verso il Marsala e, subito dopo, i primi mestoli di brodo.
- La cottura del riso avviene lentamente in circa 12 minuti e a questo punto lo coloro col sugo al nero di seppia, mescolando sempre e aggiungendo altro brodo se ce ne fosse bisogno.
- Appena pronto, con cottura al dente, do una piccola mantecata con 4 cucchiai di olio d’oliva e lascio raffreddare in una grande placca d’acciaio o su di una superficie di marmo. Di tanto in tanto lo mescolo per farlo raffreddare omogeneamente e appena raggiunge la temperatura ambiente lo metto in frigo per due ore.
- Quando il riso è ben freddo vi amalgamo l’uovo intero e mescolo bene in modo da avere un impasto omogeneo e cremoso.
- Dal riso ottengo sei belle sfere aiutandomi con dell’acqua fredda per evitare che l’impasto non si attacchi troppo alle dita.
- Schiaccio coi polpastrelli ogni palla e vi aggiungo una foglia di basilico, un pezzo di scamorza affumicata e un cucchiaio di seppia tritata.
- Chiudo il disco di riso a mezza luna e con i palmi delle mani lo porto alla forma conica. Lascio riposare in frigo gli arancini per 30 minuti e nel frattempo procedo ad amalgamare la pastella con uova, latte, birra e farina, aiutandomi con una frusta.
- In questa pastella passo gli arancini che poi impano col pangrattato.
- A questo punto scaldo l’olio e, a seconda del diametro del tegame di frittura, metto uno o più arancini a friggere per almeno 6 minuti, con fuoco moderato ma non troppo.
- È bene fare attenzione che gli arancini stiano in posizione verticale e che siano sommersi interamente dall’olio.
- Questo gioiello della rosticceria sicula va lasciato asciugare su carta assorbente per vivande e consumato dopo qualche minuto.