Corbezzolo
Il corbezzolo, Arbutus unedo, detto anche Albero Italia, è un arbusto di origine europea della famiglia delle Ericaceae molto usato nei giardini a scopo ornamentale. I suoi frutti sono molto buoni ma poco conosciuti. Ai più è noto il miele di corbezzolo.
Informazioni generali
Corbezzolo pianta
Il corbezzolo, Arbutus unedo, è un arbusto sempreverde, un piccolo albero che comunque può raggiungere anche i 10 mt di altezza se trova l’habitat giusto, in genere predilige la macchia mediterranea. È un albero longevo, dalla crescita veloce e molto resistente, non teme la siccità e il terreno povero e tollera bene anche il vento forte proveniente dal mare tanto che spesso si possono vedere corbezzoli con tronco cortorto e molto inclinato.
Le sue foglie sono di colore verde scuro, di forma ovale con margini seghettati.
Fiorisce in autunno tra ottobre e novembre e i suoi fiori hanno forma di campanule bianche riunite a grappolo e forniscono un nettare molto gradito alle api.
La particolarità di questo albero è che i suoi frutti rossi, le corbezzole, maturano dai fiori dell’anno precedente proprio in autunno in contemporanea alla nuova fioritura rendendolo molto suggestivo proprio perché ricorda il tricolore.
Proprio per questa caratteristica viene definito anche come la pianta di Garibaldi.
Arbutus unedo, pianta del corbezzolo
Coltivazione e cura del corbezzolo
È una pianta abbastanza facile da coltivare. Richiede terreno acido, ben drenato e ama l’esposizione soleggiata. Per quanto riguarda il freddo se la pianta ha meno di tre anni è bene ripararla per proteggerla durante l’inverno.
Descrizione dei frutti del corbezzolo
I suoi frutti vengono chiamati corbezzole o anche albatre. I frutti dei corbezzoli sono bacche tonde di circa 2 cm di un bel rosso acceso, quando mature, con protuberanze spesse sulla superficie esterna. All’interno questi frutti hanno polpa gialla, carnosa.
Il loro sapore è molto caratteristico, per alcuni addirittura stucchevole, tendenzialmente dolce.
Frutti del corbezzolo
Informazioni culinarie
Usi delle corbezzole
Colti dall’albero, sbucciati e mangiati in purezza al naturale questi frutti sono gradevoli se piace il loro gusto peculiare.
Altri modi per gustare questi frutti dimenticati e al giorno d’oggi poco conosciuti sono i seguenti:
- utilizzarli per preparare confetture,
- conservarli sotto spirito,
- usarli per fare liquori e mostarde,
- caramellarli cuocendoli nello zucchero.
Da non dimenticare è il miele di corbezzolo, vedi Miele di corbezzolo e le sue proprietà, un miele per amatori dato il suo sapore spiccatamente amaro.
Nelle Marche e in Corsica con la macerazione in soluzione alcolica per 10-30 giorni ottengono un raffinato liquore, mentre in Portogallo artigianalmente da questi frutti ricavano l’Aguardente de Medronho, un liquore alcolico di produzione prevalentemente artigianale.
Usi delle foglie di corbezzolo
Il decotto delle foglie di corbezzolo ha proprietà diuretiche, antisettiche e astringenti. Inoltre, soprattutto in passato, le foglie venivano usate per la concia delle pelli.
Informazioni geografiche
Dove trovare i corbezzoli
Queste piante sono molto diffuse soprattutto nei paesi del Mediterraneo occidentale e sulle coste meridionali dell’Irlanda. Spontaneamente lo si trova dalla pianura agli 800 mt di altitudine, con una predilezione per le zone costiere, anche sull’Adriatico.
I paesi della ex Jugoslavia sono tra i primi produttori mondiali dove il corbezzolo cresce abbondantemente in veri e propri boschi.
Informazioni nutrizionali
Proprietà del corbezzolo
Sia le foglie che i frutti che i fiori e le radici di questa pianta sono ricchi di proprietà officinali. Infatti oltre alla bellezza del suo portamento e all’ottimo miele, vanta notevoli benefici per la salute. Vediamone alcuni.
I suoi frutti contengono parecchia vitamina C. Contengono inoltre fino al 20% di zuccheri.
Le sue foglie, che contengono l’arbutina, utilizzate fresche per infusi, tisane e decotti, hanno ottime qualità antisettiche e sono ottimi coadiuvanti nell’attività biliare e del fegato. Inoltre è antidiarroico, diuretico e antispasmodico.
Le sue foglie essiccate si possono usare per un decotto utile nei casi di epatopatie, problemi alla colecisti, alle vie urinarie e ai reni.
Il decotto ottenuto dalle sue radici nella tradizione popolare, è ritenuto utile contro l’arteriosclerosi.
Sia le foglie che la corteccia contengono una elevata quantità di tannini per cui hanno proprietà astringenti assumibili tramite decotto.
Per uso esterno con il decotto delle sue foglie si ottiene un ottimo tonico per la pelle.
Effetti indesiderati e controindicazizoni
Il consumo eccessivo di questi frutti, a causa di una forte concentrazioni di alcaloidi, può portare leggeri dolori di stomaco e senso di ebbrezza.
Il nome stesso suggerisce di non esagerare col consumo di questi frutti, infatti il nome deriva da “unum edo” cioè “(ne) mangio uno (solo)“.
Calorie e valori nutrizionali
100 gr di corbezzole apportano circa 76 Kcal e contengono e 0,8 gr di proteine.
Informazioni culturali
Cenni culturali
Anche se oggigiorno pochi conoscono il corbezzolo e i suoi frutti, questa pianta ha un’antica storia e molte sono le curiosità che la vedono protagonista.
Il nome
Detto anche diffusamente albatro, nelle nostre regioni italiane può assumere altri nomi dialettali come: ciliegia marina, lellarone, albastro.
Etimologia del “Conero”
Una curiosità: il Conero, famoso promontorio dell’Appennino Umbro-Marchigiano, prende il suo nome proprio dal corbezzolo, infatti deriverebbe proprio dal greco antico “komaros” che significa proprio Corbezzolo e letteralmente Monte dei corbezzoli.
I marchigiani lo festeggiavano
Proprio nelle Marche anticamente il 28 ottobre, giorno dei Santi Simone e Giuda, gli abitanti accorrevano nei boschi per abboffarsi di corbezzole e incoronandosi coi rami di questa pianta cristianizzando un rito bacchico e anche se oggi non è più ufficiale questa festa gli abitanti del Conero nelle belle giornate d’autunno continuano a recarsi nei boschi per mangiare corbezzole.
C’è anche in poesia
Il poeta Giovanni Pascoli gli ha dedicato persino un’ode “Al Corbezzolo“. Essendo abbastanza lunga, abbiamo scelto di riportarne l’ultima quartina:
Il tricolore!… E il vecchio Fauno irsuto
del Palatino lo chiamava a nome,
alto piangendo, il primo eroe caduto
delle tre Rome.
Modi di dire
In passato veniva usata spesso l’esclamazione “Corbezzoli!” che starebbe per… lasciamo all’immaginazione…comunque indicava stupore.
Corbezzolo nelle altre lingue
In Inglese si dice: arbutus
In Francese: arbousier
In Spagnolo si traduce: madroño
In Tedesco è: Erdbeerbaum