Aglianico del Vulture
Il vino della Basilicata Aglianico del Vulture è uno dei grandi vini rossi dell’Italia meridionale. L’aglianico viene utilizzato per migliorare altri vini, tra i quali anche il famoso Chianti.
Informazioni Generali
Descrizione del vino Aglianico
Il vino Aglianico del Vulture è un vino DOC, ritenuto uno dei più grandi vini rossi italiani. Per le sue caratteristiche organolettiche viene definito il Barolo del Sud.
Colore del vino Aglianico
Colore rosso più o meno intenso o granato vivace che acquista riflessi arancioni con l’invecchiamento.
Profumo
Odore vinoso, profumo delicato.
Gusto del vino Aglianico
Sapore asciutto, sapido, elegante, armonioso che tende al vellutato con il passare degli anni.
Gradazione
La sua gradazione alcolica non può essere inferiore agli 11,5 gradi.
Costo
Medio-alto.
Invecchiamento e annate speciali
Quando l’Aglianico è invecchiato per almeno tre anni in botti di rovere, si aggiunge la qualifica di “vecchio”, mentre si riporta in etichetta la dicitura “riserva” quando è invecchiato per almeno cinque anni.
Abbinamenti col cibo
È uno dei migliori vini da accompagnamento per gli arrosti. Vedi Abbinamento vino cibo.
Vitigni impiegati
Uve di Aglianico in purezza.
Informazioni operative
Il bicchiere per l’Aglianico
Si consiglia di utilizzare un bicchiere ampio, per i vini di grande struttura.
Vedi Bicchieri da vino.
Temperatura di servizio
È consigliat servire il vino Aglianico del Vulture DOC a 18°-20° C.
Vedi Termometri da vino.
Informazioni geografiche
Zona di produzione
Basilicata. Sulle pendici vulcaniche del Vulture, l’Aglianico ha sviluppato grandi doti che si esprimono con la DOC Aglianico del Vulture, che si prepara ad ottenere la DOCG. Dal Vulture lucano e dalla Campania, in particolare la fascia pedemontana di Taurasi e Aglianico del Taburno, l’Ellenicom magno-greco fu definito il “Barolo del sud” dagli enologi piemontesi. I diversi componenti di questo vino sono in perfetta armonia fra loro, e questo equilibrio viene esaltato ancora di più dal periodo di invecchiamento in botte prima ed in bottiglia dopo. Terreni vulcanici tra i 200 ed i 500 metri sul livello del mare, sulle colline del Vulture (PZ), in particolare nei comuni di: Venosa, Acerenza, Atella, Banzi, Barile, Forenza, Ginestra, Genzano di Lucania, Lavello, Maschito, Melfi, Palazzo S. Gervasio, Rapolla, Rionero in Vulture, Ripacandida
Informazioni Nutrizionali
Sostanze presenti
Può contenere solfiti.
Informazioni culturali
Vino Aglianico nella storia
La coltivazione della vite vanta in Basilicata una storia antica risalente all’VIII secolo avanti Cristo, come hanno dimostrato i vari ritrovamenti archeologici documentanti la produzione di vino. Ad introdurre il vitigno Aglianico – termine deformato nel tempo, della denominazione originaria “Hellenica” – furono i coloni greci all’epoca della fondazione di Cuma. I romani lo chiamarono Ellenico e lo usarono per migliorare la qualità del Falerno un vino molto amato dai poeti dell’epoca. Nel XV secolo sotto la dominazione degli Aragonesi è stato denominato Aglianico.
Si dice che il “rosso vino di miele” offerto da Ulisse a Polifemo in cambio della sua ospitalità, fosse proprio l’Aglianico del Vulture.
Eventi relazionati
“Aglianica Wine Festival” Castello Pirro del Balzo Orsini di Venosa, primi giorni di Settembre. E’ una grande occasione per conoscere la terra di Orazio, Federico, Gesualdo, seguendo itinerari enogastronomici alla scoperta dei prodotti lucani.
Turismo eno-gastronomico
Barile: borgo che sorge su di un colle traforato da grotte scavate nel tufo nelle quali sono state rinvenute anfore di terracotta dal collo lungo e largo, con manici verticali, usate dai romani per spedire il vino nella capitale.
Anche detto
Ellenico.