Tabella dei dolcificanti
In questa tabella si esaminano gli edulcoranti, sosituti del saccarosio (il comune zucchero), la loro origine, la loro sigla (da E950 a E969 + E420 + E421), dove si trovano e i loro effetti sulla salute. Esistono due categorie di sostituti dello zucchero: gli edulcoranti intensivi e i polioli. Li troviamo nei prodotti “light”, “diet” e “senza zucchero”. Sono indicati soprattutto per diabetici e per chi deve seguire diete ipocaloriche.
Di seguito una utile tabella con la sigla seguita dal nome, dalla descrizione e dalla DGA cioè la dose giornaliera ammissibile.
E950 – Acesulfame K
- Sale potassico del diossido di ossitiazione.
- Approvato nel 1988 dalla FDA (Food and Drug Administration).
- DGA: non oltre i 15mg per kg di peso corporeo.
- Nel nostro paese la dose è di 9 mg/kg.
- Non risulta cancerogeno
- Viene escreto con le urine
- Usato soprattutto nelle conserve e marmellate perchè resiste alle alte temperature.
- Circa 200 volte più dolce del saccarosio, ma ha contenuto calorico nullo poiché non viene metabolizzato dall’organismo.
E954 – Saccarina
- Ottenuta chimicamente a partire dal toluene. Il suo scopritore fu il chimico tedesco Fahlberg.
- Era conosciuta anche con il nome di sicosina, sicosio o sucrina.
- Non è metabolizzata e viene espulsa immodificata dall’urina.
- Non è cariogena (non causa carie).
- Potere edulcorante 400-500 volte maggiore rispetto al saccarosio.
- Una ricerca del 1977 ne consiglia l’uso limitato, in quanto indurrebbe un aumento dell’incidenza del cancro alla vescica.
- Vietato, dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in gravidanza e nell’infanzia.
- DGA per gli adulti: 5mg per kg di peso corporeo.
E951 – Aspartame
- È composto da due amminoacidi, l’acido aspartico e la fenilalanina, e l’estremità carbossilica della fenilalanina è esterificata con il metanolo.
- Potere dolcificante circa 200 volte maggiore al saccarosio.
- Come il ciclammato e la saccarina, è utile a chi soffre di diabete e per le persone che vogliono ridurre l’apporto di calorie nella dieta.
- Le persone che soffrono di fenilchetonuria, patologia che conduce alla difficoltà nell’assimilare la fenilalanina, devono controllare l’assunzione di aspartame in quanto fonte di fenilalanina.
- Autorizzato a livello europeo e classificato col numero E951.
Aggiornamento al 14/7/2023: (OMS) ha ufficialmente confermato l’inserimento del dolcificante aspartame tra le sostanze “potenzialmente cancerogene” per l’uomo. Nello specifico, l’aspartame è stato inserito nel Gruppo 2B dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), ma la dose giornaliera di assunzione accettabile resta comunque invariata. - Come testimonia la storia della sua autorizzazione per l’uso in alimentazione, l’aspartame è stato oggetto di numerose controversie. Diversi studi su animali da laboratorio hanno evidenziato la comparsa di tumori a seguito dell’assunzione orale di questo dolcificante, ma nessuno studio ha dimostrato un rapporto causa-effetto tra questi fenomeni, né ha potuto definire il meccanismo d’azione di una eventuale tossicità.
- DGA: 40 mg per kg di peso corporeo.
- Alcuni studi dimostrano che in dosi estremamente elevate possa generare reazioni allergiche.
- Molto usato dall’industria alimentare perché non è cariogeno (non causa carie) ed intensifica il sapore di frutta come il limone e l’arancia. Lo si trova in moltissimi prodotti, anche nei meno sospettati.
- Spesso presente nelle bevande ipocaloriche oppure in polveri istantanee, come caffè, tè, frullati a base di latte o frutta.
- Sconsigliato in gravidanza, allattamento e nei bambini piccoli.
E952 – Ciclamato
- Sintetizzato nel 1940.
- Potere dolcificante circa 30 volte superiore a quello del saccarosio.
- Metabolizzato dal fegato ed escreto con le urine.
- Si trova nelle bevande analcoliche, in confetto e in gomme da masticare.
- DGA consigliata è di 11 mg per kg di peso corporeo.
E420 – Sorbitolo
- È un polialcol chirale. Un tipo di zucchero naturale che si trova in molte bacche e frutti come mele, prugne, ciliegie, uva e sorbe, da cui poi prende il nome.
- Molto utilizzato nell’industria alimentare come dolcificante, stabilizzante e agente lievitante con il nome E420 in molti prodotti “senza-zucchero” come i chewing gum e le caramelle.
- La sua assunzione non ha solitamente effetti collaterali, ma siccome il sorbitolo non viene assorbito, può causare gas, gonfiore di pancia, crampi, e diarrea (se si superano giornalmente circa i 5 e i 20 gr).
- Il suo uso è comunque sconsigliato nei bambini inferiori ad 1 anno di vita.
E965 – Maltitolo
- È un polialcol, derivato dal maltosio per idrogenazione.
- Ha il 75% della dolcezza e circa metà calorie (2,1 per grammo) del saccarosio. Lo sciroppo di maltitolo ha invece circa 3 cal/g, ed un maggior indice glicemico.
- Ha proprietà lassative, come tutti gli alcoli degli zuccheri, per il lento assorbimento.
- Crea effetti gastrici, in quanto pur essendo meno dannoso se comparato ad altri polialcoli, è usato in grosse quantità dall’industria del cibo grazie alla sua somiglianza al saccarosio, portando il consumatore ad un consumo che eccede le quantità raccomandate.
- Resta non adatto per chi soffre di diabete.
E421 – Mannitolo
- Spesso chiamato mannite, è un polialcol achirale.
- Dal punto di vista alimentare appartiene alla categoria degli stabilizzanti, addensanti, gelificanti ed emulsionanti ma maggiormente come dolcificante.
- Impiegato nel settore farmaceutico perché ha proprietà diuretiche (appartiene alla classe dei diuretici osmotici).
- Potere dolcificante leggermente superiore alla metà di quello del saccarosio, ha un potere calorico che è superiore alla metà di quello del saccarosio stesso.
- Può servire a migliorare la stitichezza cronica (10 g al giorno) come riportato da una ricerca del dipartimento di farmacologia dell’università di Milano.
- DGA: 50 mg per kg di peso.
- Non è pericoloso per la salute, essendo un carboidrato a tutti gli effetti, è facilmente gestito dal nostro organismo
E953 – Isomalto
- Ricavato dal puro zucchero di bietola
- Non cariogeno.
- Adatto a chi ha problemi di diabete.
E967 – Xilitolo
- Detto anche zucchero del legno, è un alcol composto da cinque atomi di carbonio utilizzato come succedaneo dello zucchero tradizionale.
- Lo xilitolo viene estratto da fragole, betulla, lampone, prugna e anche dal grano.
- Principalmente importato dalla Cina è un prodotto molto diffuso grazie alla rapida capacità di crescita dell’albero della betulla.
- Il potere dolcificante dello xilitolo è molto simile al saccarosio, ma contiene il 40% in meno di calorie (2.4 calorie per grammo per lo xilitolo, 4.0 per lo zucchero).
- In Europa è usato come additivo alimentare, in particolare nei chewing gum.
Si consiglia sempre di consultare il proprio medico di fiducia.