Spritz

Detto anche "pirlo" è l'aperitivo dei giovani veneti "spritzini"

Aperol spritz
Aperol spritz, l'aperitivo degli spritzini

Ricetta: Spritz

Bambini: 
non adatto ai bambini
Celiachia: 
non contiene glutine

Aperitivo alcolico a base di Prosecco e acqua con l'aggiunta a piacere di Aperol, Campari Bitter o altro alcolico purchè ne conferisca il tipico colore rosso-aracione. Di origini non del tutto certe, è diffusissimo a Venezia, Padova, Trieste e Treviso. In Piazza delle Erbe a Padova, dopo le 19, gli studenti, detti anche "spritzini", si ritrovano per lo "Spritz hour" e bevono lo Spritz servito perlopiù in bicchieri di plastica. A Brescia viene chiamato "pirlo" ed è a base ovviamente di vino spumante Franciacorta.

Categoria

Pre dinner (aperitivi) alcolici.

Informazioni operative

La sua preparazione deve rispettare alcune proporzioni perchè possa definirsi Spritz:

  • 40% di vino bianco (Prosecco)
  • 30% di acqua minerale gasata, meglio se gasatissima,
  • 30% va preparato con una miscela di liquori a scelta tra cui Aperol, Campari bitter, cynar.....
  • 1 fetta d'arancia o un'oliva per guarnizione
  • Cubetti di ghiaccio
     

Procedimento per Spritz

Utensili necessari

Bar spoon (stir) per miscelare. Vedi Utensili per cocktails.

Preparazione

Versare gli ingredienti nel bicchiere con il ghiaccio e mescolare. Guarnire con fetta d'arancia o oliva a piacere.
Gradazione alcolica    La gradazione finale varia dai 12° ai 45°, mediamente si attesta attorno ai 15°.

Bicchiere

Tumbler basso.

Come servire

Guarnire con l'oliva o con una fetta d'arancia e accompagnare con stuzzichini salati come olive, anacardi, arachidi e taralli, a piacere. Nelle osterie di campagna, in Veneto, e nei bar di città, lo Spritz è servito con gli immancabili "cicchetti" cioè stuzzichini tipici della zona, come affettati, formaggi, verdure grigliate, pesce.

Variante bresciana

Cocktail Spritz, versione bresciana, il PirloA Brescia viene chiamato "Pirlo" ed è ovviamente a base di vino spumante Franciacorta Brut e viene servito in un bicchiere con stelo alto dalla forma tipica a palloncino tassativamente guarnito con la scorza di limone. È molto simile sia nel colore che nel gusto allo spritz veneto, e la sua degustazione avviene normalmente la sera, prima di cena, accompagnata da stuzzichini salati di varia natura. Il nome pirlo deriva dal particolare movimento circolare che il Campari (o Aperol) fa dopo la sua caduta nel vino bianco. Nel dialetto bresciano infatti si usa dire "ho fatto un pirlo" per indicare una caduta non traumatica per terra.

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Informazioni culturali

Il nome

Per alcuni il suo nome deriverebbe dal verbo tedesco "spritzen", che significa "spruzzare", secondo altri l'etimologia sarebbe legata al nome di un vino austriaco della regione occidentale del Wachau. In Veneto viene comunemente anche denominato Spriss o Spriz o spesso Sprisseto. La versione con Aperol viene chiamata Aperol Spritz. In America lo hanno ribattezzato Venetian Spritz.

Origine e storia

Le sue origini non sono del tutto certe. Secondo le teorie preponderanti lo Spritz avrebbe avuto origine nel periodo della prima guerra mondiale, intorno al 1917, durante l'occupazione austriaca sul Piave tra le colline di Valdobbiadene e Conegliano dove regnava il Prosecco, in particolare nelle aree di Treviso, Padova, Venezia, Udine, Trieste e Pola. I soldati austriaci, abituatisi ben presto all'uso locale di bere vino in osteria, non si trovavano però a loro agio con la grande varietà di vini veneti, dalla gradazione troppo elevata rispetto al tenore alcolico cui erano avvezzi. Pertanto essi ordinavano bicchieri di vino misto ad acqua per allungarlo: questo è lo spritz "liscio" così come lo si serve ancora oggi a Trieste, Udine...
Solo con il passare degli anni l'aperitivo è "cresciuto" con l'infinita varietà di possibili aggiunte, come ad esempio il Selz, liquori più o meno forti e una buccia di limone, a seconda dei gusti immersa o semplicemente strizzata nel bicchiere.

Secondo altre "scuole di pensiero" lo Spritz sarebbe invece un'istituzione tipicamente veneta.
Già conosciuto nel medioevo, si avrebbero tracce dello Spritz anche in epoca romana e paleoveneta e si narra addirittura che ne venne introdotto l'uso da Noè!
Negli anni successivi, il costume si sarebbe diffuso ad altre città, con l'introduzione progressiva di varianti che, come tocco di colore, prevedevano l'aggiunta di alcolici di colore rosso, quali l'Aperol, il Campari, Bitter e il Select (quasi esclusivamente, quest'ultimo, nella città di Venezia) o di colore nero come la China Martini e il Cynar.

Lo Spritz ha quindi una tradizione molto più antica, fa parte ormai del costume di tutto il Triveneto, Slovenia e Croazia.

Curiosità e costume

Pubblicità: Aperol Spritz

Pubblicità: Aperol Spritz.La sua notorietà a livello nazionale è avvenuta tramite la pubblicità della nota casa produttrice di bevande alcoliche, l'Aperol, che ad inizio 2008 ha avviato una campagna pubblicitaria inneggiante al consumo di Aperol Spritz.

Il "popolo dello spritz" in Piazza delle Erbe a Padova

Il Lo Spritz per moltissimi universitari di Padova non è più un semplice aperitivo, bensì un rituale studentesco. I giovani si assembrano prevalentemente in Piazza Delle Erbe e in Piazza dei Signori a partire dalle sette di sera. I bar si affollano e l'aperitivo viene servito in bicchieri di plastica trasparente. Purtroppo, spesso, creano problemi ai negozianti con risse e danni agli stessi.
Il locale più noto a Padova per gustare lo Spriz è il Caffé Pedrocchi
in Via VIII Febbraio, 15 a Padova (foto a sinistra).
 

"Addio birra, è tempo di spritz. Aperitivo veneto per l'Europa. I tedeschi conquistati dalla bevanda «orange».

Da "Corriere della sera" del 22 Agosto 2010 di Gabriella Jacomello.

BERLINO - Anche il nome, del resto, si prestava bene all'adozione: spritzen, in tedesco, significa spruzzare, annaffiare. E l'estate 2010, in Germania, è stata quasi sommersa da una bevanda color arancione e dal gusto un po' amaro, alcolica quanto basta per alleggerire i pensieri oppressi dall'afa senza rischiare il collasso da sbornia precoce. Tutti lo chiedono, tutti lo bevono: l'italianissimo (anzi, venetissimo) spritz sembra avere usurpato nel cuore dei tedeschi il trono che, di diritto, spettava alla birra."...

Anche i divi di Hollywood bevono lo Spritz

Anche i divi di Hollywood bevono lo SpritzRobert De Niro lo sorseggia in una scena del film "Mi presenti i tuoi?" e Dustin Hoffman, che nella commedia ne interpreta il con-suocero, lo beve anche nella vita, ma in versione analcolica.

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Redazione Alimentipedia

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I vostri commenti

Ritengo più plausibile la tesi che le truppe austriache allungassero il vino con del "seltz", acqua che veniva usata già all'inizio dello scorso secolo, forse, ancor prima i tedeschi usufruivano dell'acqua della fonte di Selters, che era particolarmente ricca di anidride carbonica. Tesi avvalorata dalle parole "spritz e seltz" che sono di chiara origine tedesca. Non mi sento di contestare che nella zona del "prosecco" lo allungavano con la sola acqua, poiché già il vino era "mosso". Non sono d'accordo con la tesi medio evo/epoca romana, a meno che non s'intenda una "bevanda" colorata con qualche sostanza che nulla ha da fare con lo "spritz" degl'ultimi cento anni.
Lo spritz dei giovani d'oggi ha certamente una storia più recente.

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