La pizza fritta: un lungo viaggio iniziato a Napoli
Viaggiando nella storia, si scopre che l’odierna pizza fritta è nata come versione più economica della classica pizza tonda napoletana. Infatti, soprattutto nel periodo della Seconda guerra mondiale, quando la distruzione e la fame erano all’ordine del giorno, la pizza fritta si presentò come un’alternativa valida, economica e semplice da preparare.
Ad oggi, la ricetta per la pizza fritta in tante varianti consente di soddisfare le richieste anche dei palati più esigenti e, soprattutto, è estremamente versatile; infatti, dall’antipasto alla cena non delude mai le aspettative dei commensali.
Classica ricetta napoletana: pizza con i friarielli
Ingredienti:
- 600 g di pomodorini ciliegini
- 15 g di lievito di birra
- 300 g di mozzarella
- 80 g di pancetta affumicata o bacon
- Sale e pepe q.b.
- 500 g di farina olio extravergine di oliva q.b.
- Origano q.b.
- 1 cucchiaino di zucchero
- 350 g di friarielli
Preparazione
- Sciogliere il lievito in una coppa contenente metà cucchiaio di zucchero e 2 litri di acqua tiepida.
- Impastare a parte metà dose di farina con un pizzico di sale, la restante parte di zucchero e il lievito appena sciolto.
- Coprire la pasta con la pellicola alimentare e lasciar lievitare per 30 minuti.
- Unire, quindi, alla pasta la farina rimasta, 2 cucchiai di olio e 1 litro di acqua tiepida.
- Lavorare l’impasto fino ad ottenere un composto elastico. Far riposare in una teglia unta con olio per circa un’ora avendo cura, però, di coprire con un telo umido per bene l’impasto.
- Tagliare la mozzarella a dadini e lasciar scolare per almeno un’ora.
- Tagliare metà quantità di friarielli, eliminando i semi, e far rosolare in 2 cucchiai di olio.
- Lavorare, quindi, la pasta e dividerla in 4 pagnottelle. Stenderla in 4 dischi spessi un centimetro ciascuno.
- Sistemare le pizze su una teglia unta d’olio e aggiungere i pomodorini, la mozzarella, i friarielli e la pancetta o bacon.
- Completare con pepe, origano e un filo di olio.
- Cuocere in forno a 230° per 20-25 minuti.
Storia della pizza fritta
La pizza fritta, simile al panzerotto ed allo gnocco fritto, è uno dei prodotti tipici della cucina partenopea che fa tornare alla mente i difficili anni del Dopoguerra a cui la creatività dei napoletani ha sapientemente saputo far fronte.
Fu quasi per caso che si pensò di friggere l’impasto base per la pizza nell’olio bollente, dato che il quel periodo molti forni a legna erano andati distrutti, dunque l’idea della pizza fritta si palesò come una valida alternativa per mangiare qualcosa di gustoso e croccante.
Oggi, la pizza fritta si farcisce con salumi, polpette, provola o friarielli; in origine, invece, si utilizzava per la farcitura la ricotta che arrivava a buon mercato dalle campagne e i pezzi di grasso di maiale scartati dai tagli pregiati.
La pizza fritta è stata conosciuta dal grande pubblico grazie all’attrice Sophia Loren che, nel film “L’oro di Napoli” diretto da Vittorio De Sica ne 1954 interpretava, appunto, una donna che con la sua arte culinaria produceva le pizze fritte contribuendo attivamente all’economia familiare.