Glicine fritto

Glicine fritto

Hai mai pensato che il glicine non è solo bello da vedere, ma anche buono da mangiare? Quando è in fiore, tra aprile e maggio, puoi raccoglierlo (assicurandoti che sia Wisteria sinensis o Wisteria floribunda, le varietà commestibili), e trasformarlo in uno sfizio goloso, delicato e irresistibile. Un fritto fragrante che sa di natura, giornate lente e ricette della nonna.

Ingredienti (per 4 persone)

  • 8-10 grappoli di fiori di glicine freschi e non trattati
  • 120 g di farina (anche di riso per una versione più leggera)
  • 200 ml circa di acqua frizzante fredda
  • 1 cucchiaino di zucchero (facoltativo, se vuoi una pastella leggermente dolce)
  • Un pizzico di sale
  • Olio di semi per friggere

Procedimento

Prima di tutto, raccogli i fiori nelle prime ore del mattino, quando sono ancora freschissimi e non troppo aperti. Scegli solo glicine commestibile, non trattato e lontano da strade trafficate o inquinamento. Dai una scrollata delicata ai grappoli per eliminare eventuali insetti, poi passali velocemente sotto acqua fredda e lasciali asciugare su un canovaccio.

In una ciotola prepara la pastella mescolando la farina, un pizzico di sale, l’acqua frizzante freddissima e, se ti va, anche un cucchiaino di zucchero per esaltare la dolcezza naturale dei fiori. La consistenza deve essere fluida ma non troppo liquida: l’ideale è che veli il dorso di un cucchiaio.

Scalda l’olio in una padella dai bordi alti o in un piccolo wok: dev’essere ben caldo ma non fumante (circa 170-180 °C). Intingi un grappolo alla volta nella pastella, facendolo sgocciolare leggermente, e tuffalo nell’olio.

Friggi pochi fiori per volta, così l’olio non si raffredda troppo. Bastano un paio di minuti per lato: il risultato deve essere dorato, croccante fuori e ancora morbido dentro. Una volta pronti, scolali su carta assorbente e servili subito, caldi e fragranti.

Puoi gustarli così come sono, magari con una spolverata di zucchero a velo per una versione più da merenda o dessert. Se invece vuoi giocare con i contrasti, provali con un filo di miele, o persino con un pizzico di fleur de sel.

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