Cartellate, cateddàte
Ricetta: Cartellate, cateddàte
1 ora
adatto ai bambini
contiene glutine
facile
Le cartellate sono tipici dolci natalizi originari della provincia di Foggia, ma prodotti in tutta la Puglia. La sfoglia deve essere sottilissima, da qui il loro nome, sottili come la “carta oleata” che si usava un tempo, simile all’attuale “carta forno”. Le cartellate sono dei nastri di sottile sfoglia di pasta, unita e avvolta su sé stessa sino a formare una specie di “rosa”, che viene poi fritta. Tradizionalmente sono impregnate di vincotto tiepido o miele, e poi spolverate con cannella, zucchero a velo o confettini colorati.
Informazioni operative
- 1 kg. di farina bianca
- 200 gr. di vino bianco secco
- vincotto di fichi o miele
- cannella in polvere
- zucchero a velo
- 400 gr di olio extra vergine di oliva
- 10 gr di sale
- acqua tiepida
Procedimento per Cartellate, cateddàte
- Mettete la farina a corona sul tavolo da lavoro. Nel centro mettete il vino intiepidito e l’olio. Sciogliete un pizzico di sale in 50 cl di acqua tiepida da utilizzare per impastare tutto il composto affinché risulti né troppo duro né troppo morbido.
- Ottenete dalla pasta delle palline che stenderete col mattarello;
- tagliate delle strisce con la rotella della larghezza di 3 o 4 cm.
- Piegate in due le strisce e unitele, con le dita, a distanza di 3 cm. creando così delle conchette.
- Arrotolate su se stesse le strisce a spirale e fatele asciugare e riposare per circa 6 ore.
- Friggete le cartellate in abbondante olio bollente. Vedi Trucchi e consigli per friggere.
- Immergetele nel vincotto di fichi o nel miele e spolveratele con la cannella unita allo zucchero a velo.
- La spolverata finale può essere fatta anche con anicini colorati.
Conservazione
Una volta preparate si conservano lontane dalla luce e in ambienti interni e si possono mangiare per diverse settimane.
Varianti
Si può sostituire il vincotto con il cioccolato o semplicemente con lo zucchero a velo.
Conservazione
Una volta preparate si conservano lontane dalla luce e in ambienti interni e si possono mangiare per diverse settimane..
Vino da abbinare
Moscato di Trani servito a 10-12°C.
↑ Vai all’indice
Informazioni culturali
Origine
Puglia.
Il nome
Il loro nome deriva dal fatto che la sfoglia deve essere sottilissima, come la “carta oleata” (un tipo di carta da cucina che si usava un tempo, simile alla moderna “carta forno”).
Anche detto
Nèvole o rose (in dialetto pugliese Carteddàte)
↑ Vai all’indice
Forse ti potrebbe interessare anche…
I vostri commenti
Lascia un commento o una domanda