Prostatite. Anche una dieta corretta può essere d’aiuto
La prostatite è una frequente patologia i cui sintomi sono spesso trascurati. Anche una corretta dieta alimentare può aiutare a prevenire la comparsa soprattutto di quella batterica.
L’infiammazione alla prostata è uno tra i problemi più diffusi del tratto urinario tra la popolazione maschile. Secondo i dati del SIU, la Società Italiana di Urologia, la prostatite colpisce il 65% dei sessantenni e l’85% dei settantenni, contando un totale di ben 7 milioni di italiani. Questo dato racconta come in Italia la popolazione maschile sottovaluti i sintomi legati all’infiammazione della prostata, trascurandone gli effetti. Una malattia che, nella maggior parte dei casi, potrebbe essere facilmente curata ma che viene ignorata aggravandone così la portata.
Vi sono diversi casi di prostatite e, a seconda delle tipologie, essi vanno curati differentemente sotto l’attento controllo del medico che, attraverso apposite analisi e iter diagnostici, può accertare l’origine dell’infiammazione. Vero è, però, che spesso è possibile implementare degli accorgimenti quotidiani che possono prevenire la comparsa della prostatite, soprattutto nel caso della prostatite batterica spesso causata da infezioni riscontrate a livello urinario e testicolare. Se da un lato vi sono numerosissime cause che possono determinare la comparsa di infezioni, dall’altro la flora intestinale gioca un ruolo fondamentale nella presenza o meno di esse. Infatti i batteri che causano la prostatite partono proprio dall’intestino e affliggono successivamente le vie seminali. Ne consegue che l’assunzione di cibi corretti, rinforzati da integratori naturali per la prostata, possono realmente giocare un ruolo preventivo per lo sviluppo di questa infiammazione.
I cibi da evitare
Prima di tutto bisogna togliere dalla propria tavola tutti quei cibi che peggiorano lo stato dell’infiammazione. Tra i principali nemici ci sono le bevande ricche di caffeina come il tè e il caffè ma anche i succhi prodotti dalla spremitura di agrumi che possono irritare l’uretra. Anche se in genere, quindi, bere molti liquidi è caldamente raccomandato durante la comparsa della prostatite, non tutte le bevande sono consone alla cura. Tra queste si aggiungono anche tutte le bevande gassate che aumentano la produzione di gas all’interno dell’intestino e gli energy drink, che contengono in realtà più sostanze irritanti che benefiche.
In genere, una buona regola è quella di controllare negli ingredienti delle bevande la quantità di zuccheri presenti e di eventuali ulteriori aggiunte come conservanti o coloranti, definitivamente dannosi per le vie urinarie. In genere, gli zuccheri sono da evitare anche nei cibi, non solo nelle bevande. Il sistema di purificazione dei reni, infatti, viene sforzato maggiormente dalla presenza di zuccheri raffinati in circolo nel sangue, deviando gli sforzi dalla cura dell’infezione batterica. In aggiunta, il divieto assoluto di bere qualsiasi tipo di alcolico: anche una semplice birra può causare un peggioramento dei sintomi della malattia.
La prassi è comunque quella di togliere dalla dieta tutti quei cibi che irritano la vescica e i tratti urinali, generalmente gli alimenti ricchi di grassi animali. Evitare quindi di mangiare tutti i tipi di pesci grassi come il tonno e lo sgombro, gli insaccati, la carne di maiale e i formaggi grassi. Ma a questi si aggiungono anche crostacei, frutti di mare e tutti i tipi di fritture.
Non bisogna dimenticare inoltre di eliminare totalmente l’uso di aceto, pepe e peperoncino nei propri condimenti e in genere limitare l’utilizzo di spezie.
I cibi consigliati
Prima di tutto, come precedentemente accennato, si raccomanda di assumere molti liquidi, soprattutto acqua. Una prassi semplice ed efficace è quella di mantenere il proprio organismo idratato, bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno. Una regola più precisa per calcolare il corretto apporto di acqua è quella di ingerire 1 ml di acqua ogni 1 kcal assunta. Per lo stesso motivo, i cibi alleati per sconfiggere la prostatite sono quelli che presentano un elevato contenuto di acqua, come frutta e verdura.
Anche la cottura ha un ruolo fondamentale nella dieta per la prostatite. La cottura lenta e al vapore è da sostituire a quella veloce e “al dente” e bisogna assolutamente evitare il più possibile i pasti freddi e affrettati, che sforzano l’intestino e non aiutano la digestione.
Inoltre cercare di prediligere tutti quei cibi che contengono le vitamine A, C ed E. Della prima categoria fanno parte carote, broccoli e spinaci mentre per l’apporto della vitamina E si consiglia un largo uso di olio di oliva e germi di grano. Anche i pomodori sono un cibo molto adatto grazie al loro alto contenuto di licopene, che è un perfetto antiossidante naturale.
In genere è bene prediligere cibi leggeri e ad alto contenuto di fibre, vitamine e sali minerali e tutti quei cibi che favoriscono la funzione intestinale al fine di evitare casi di stipsi cronica o diarrea che accrescono il passaggio di batteri tra l’intestino e la prostata.
Questo articolo non vuole sostituirsi alle terapie mediche, ma fornire alcuni consigli e in caso di dubbio è sempre preferibile parlarne col proprio medico di fiducia. (N.d.R.).