Minestra maritata
Ricetta: Minestra maritata
4
2 ore
adatto ai bambini
non contiene glutine
molto facile
Detta anche “pignato grasso” o “menesta maretata”, è una lontana parente della spagnola “olla podrida”. A base di verdure e carne bollita, la minestra maritata è un piatto popolano e grossolano, elaborato con povere cose, ma trasformato con raffinata sapienza. Questa è una versione più moderna. La ricetta nel corso degli anni è stata notevolmente rimaneggiata eliminando o modificandone gli ingredienti che sono sempre più rari da reperire in commercio.
Informazioni operative
- carne mista (gallina, maiale, manzo)
- verdura mista (scarole, bietole, cicoria, broccoli, cime di rapa e verza)
- cotica di maiale
- “nnoglia” (salsicciotto di intestini di maiale salati, pepe e finocchietto),
- un osso di prosciutto,
- tracchiulelle (costine di maiale)
- 2 spicchi di aglio
- 1 cipolla
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 1 patata
- olio d’oliva
- pepe (o peperoncino)
- sale
Non è necessario utilizzare tutti gli ingredienti, ma si possono aggiungere in base al gusto personale.
Procedimento per Minestra maritata
- Come prima cosa prendete una pentola molto capiente, riempitela d’acqua leggermente salata e versatevi a freddo 2 spicchi d’aglio, 1 cipolla tagliata in due, 1 costa di sedano, 1 carota e 1 patata tagliata in 2-3 pezzi.
- Prendete la carne che avete a disposizione e mettete da parte i pezzi più grassi, come le costine di maiale, la salsiccia e la cotica. Tutto il resto lo tagliate a pezzi più o meno grandi a seconda dei gusti e lo aggiungete nella pentola che avete preparato. In una pentola a parte invece sbollentate la carne più grassa sempre in acqua leggermente salata.
- Portate ad ebollizione e fate cuocere entrambe le pentole per almeno un’ora. Vi consigliamo questo procedimento per non appesantire troppo il brodo. Dopo un’ora infatti, eliminerete completamente il brodo di cottura della carne più grassa, ed andrete ad aggiungere i pezzi di maiale e di cotica sgrassati insieme agli altri, continuando la cottura nel brodo per un’altra ora circa.
- Nel frattempo pulite le verdure miste e cominciate a sbollentarle separatamente. Per la scarola, gli spinaci e le cime di rapa sono sufficienti 2-3 minuti, mentre per broccoli, cicoria, verza e bietole qualche minuto in più. Ricordatevi che comunque la cottura continuerà nel brodo di carne che state preparando.
- Per sgrassare il brodo, eliminate durante la cottura la schiumetta che si forma in superficie. Se invece avete tempo a vostra disposizione preparate il brodo con molto anticipo e fatelo raffreddare. La parte grassa tenderà ad addensarsi in superficie e non dovrete fare altro che toglierla con un mestolo o un cucchiaio.
- Assaggiate il brodo solo dopo aver aggiunto i pezzi più grassi e, all’occorrenza, aggiustate di sale. Trascorse le 2 ore di cottura il brodo sarà pronto. Aggiungete quindi le verdure sbollentate e continuate la cottura ancora per una decina di minuti circa.
Come servire
Preparate i patti in questo modo. Mettete sul fondo una fresella, oppure una fetta di pane raffermo ben abbrustolito, versateci sopra le verdure e la carne con il loro brodo e aggiungete un filo d’olio, il pepe o il peperoncino macinati. Eventualmente potete aggiungere anche il formaggio grattugiato (meglio se pecorino).
Nella tradizione più antica invece del pane tostato si usano gli scagliuozzi, tipiche frittelle di farina di mais fritte dalla forma arrotondata, adagiate sul fondo del piatto.
Varianti
Di questo piatto vi sono varie versioni quella cinquecentesca del Marchese G.B. Del Tufo prevede, la mescolanza, di salsicce di vario tipo, sopressate, pancetta, prosciutto, muso di vitello, piede di porco, carne secca, un orecchio, formaggio, finocchi ed anice, mentre in un altra ricetta del 1600 si usa “un pezzo di carne di giovenca grassa, un cappone imbottito, unagallina paesana, un salsiccione, una fetta della parte genitale della scrofa, 4 capi disalsicce cervellate, un pezzo di cacio nostrano, ossa mastre, spezie e foglie scelte nelle più tenere cime.
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Informazioni culturali
Origine
Campania.
Anche detto
Menesta maretata o pignato grasso.
Curiosità
Durante le festività tradizionali, nei mercatini rionali di Napoli ancora si possono acquistare le verdure tipiche per preparare la minestra maritata, che sono tipicamente cicoria, piccole scarole (scarulelle), verza e borragine. In qualche variante si usa anche la catalogna (in napoletano: puntarelle). La carne è tipicamente di maiale, con tracchie, salsicce e altri tagli.
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I vostri commenti
la minestra maritata non è la minestra di natale. la verdura per la minestra di natale si compra a mazzetti ed è composta da scarola , scarolella e borragine. la scarola , amara, viene prima scottata in acqua, poi le verdure si cuociono in brodo di cappone e condite con parmigiano.Lo stesso a Pasqua . la minestra maritata, più elaborata e grassa , si consumava nelle giornate più fredda. e’ parente della cassoela milanese. non dimentichiamo che nel 600 gli spagnoli erano anche a Milano
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