Enrico Crippa: il maestro zen della cucina italiana
Le tre stelle Michelin brillano sul suo ristorante, ma Enrico Crippa rimane saldo con i piedi per terra, immerso tra i filari di nebbiolo delle Langhe, a stretto contatto con la natura che ispira la sua cucina.
Tranquillo e riservato, Crippa si è fatto strada nel mondo della gastronomia senza fare troppo rumore, costruendo la sua leggenda con disciplina e precisione, come un monaco zen ai fornelli. La sua cucina, elegante e impeccabile, è il frutto di un lungo percorso di studio e perfezionamento, condotto con una costante ricerca dell’armonia.
Le origini e gli insegnamenti dei maestri
Nato in un piccolo paesino della Brianza, Enrico Crippa inizia il suo viaggio nella cucina accanto ai grandi nomi della gastronomia internazionale. Uno dei momenti decisivi della sua formazione avviene nella cucina di Gualtiero Marchesi, dove lavora fianco a fianco con Paolo Lopriore e firma, insieme a lui, l’epocale Menu Oggi a Erbusco. Qui, Crippa impara l’arte del giapponismo, un tema che diventerà centrale nella sua cucina, influenzata profondamente dalla nouvelle cuisine.
Il suo viaggio di apprendimento continua accanto a chef di fama mondiale come Christian Willer, Antoine Westermann e Michel Bras. Proprio con Bras, Crippa affina la sua sensibilità verso la natura e la poesia dei sapori, elementi che diventeranno fondamentali nella sua filosofia culinaria. A questa visione si aggiungono le influenze pop e tecnologiche di Ferran Adrià, con il quale Crippa si confronta durante il suo periodo in Spagna, e l’esperienza diretta con la cucina giapponese, grazie ai tre anni trascorsi tra Kobe e Osaka.
Il ritorno in Italia e il successo con la famiglia Ceretto
Nel 2003, Enrico Crippa arriva ad Alba, dove inizia il sodalizio con la famiglia Ceretto e fonda il suo ristorante Piazza Duomo. È qui che Crippa trova la sua dimensione ideale, combinando le influenze internazionali con il rispetto per le tradizioni del territorio delle Langhe. La sua cucina, descritta come una delle più raffinate d’Italia, è un perfetto equilibrio tra tecnica e creatività, in cui ogni piatto diventa un’opera d’arte in miniatura, frutto di un’esecuzione meticolosa e di una sensibilità fuori dal comune.
Uno degli elementi distintivi della cucina di Crippa è il legame profondo con la natura e i prodotti della terra. Il suo orto, a pochi km da Alba, è una fonte inesauribile di ispirazione, dove vengono coltivati molti degli ingredienti utilizzati nei suoi piatti, espressione diretta di una cucina che celebra la purezza e la stagionalità.
Uno stile unico e irripetibile
Lo stile di Enrico Crippa è caratterizzato da una continua ricerca dell’essenza del gusto, libero dalle mode passeggere e dalle semplificazioni. La sua è una cucina complessa e raffinata, in cui le influenze giapponesi si mescolano armoniosamente con le tradizioni italiane, creando piatti che sono al contempo moderni e radicati nel territorio.
Le tre stelle Michelin assegnate al suo ristorante Piazza Duomo sono solo una conferma del suo talento straordinario e della sua capacità di creare una cucina che emoziona e incanta, sempre con i piedi ben piantati nella sua terra d’origine.