Caponata di melanzane

Caponata di melanzane
  • Tempo: 50 minuti
  • Bambini: adatto ai bambini
  • Celiachia: non contiene glutine
  • Difficoltà: molto facile

È una pietanza piuttosto comune in Sicilia ma apprezzata ormai in tutta Italia. La caponata viene servita sempre più spesso come antipasto o anche come contorno a piatti di carne fredda o in gelatina. La sua prelibatezza è data dall’abilità nel dosaggio degli ingredienti e dall’equilibrato contrasto tra agro e dolce. Può essere anche condimento per la pasta lasciandola addensare un po’ di più.

Ingredienti per Caponata di melanzane

  • Melanzana medie 800 gr
  • Sedano 300 gr
  • Cipolla grande 1
  • Oliva verde snocciolate e tagliate 100 gr
  • Capperi sottosale 150 gr
  • Pomodoro salsa setacciata 200 gr
  • Zucchero semolato 1 cucchiaino
  • Aceto 2 cucchiai
  • Mandorla a scaglie qb
  • Olio extra vergine d’oliva qb

Varianti

In Sicilia la caponata conosce molte varianti locali che prevedono l’uso del peperone, della patata, delle zucchine e di tante altre verdure come spinaci, cavolfiori, cardi, cicoria. In alcune località entrano in gioco anche il pan grattato e i filetti d’acciughe.

Conservazione

Si può conservare in barattoli di vetro sterilizzati.

Procedimento per Caponata di melanzane

  1. Tagliare a dadini le melanzane e metterle in un colapasta con del sale e lasciarle sgocciolare per almeno un paio di ore per togliere l’amaro.
  2. Sbianchire il sedano tagliato a rondelle (resta più digeribile, altrimenti può essere fritto)
  3. Fare soffritto con olio, cipolla tritata fine, olive tagliate, capperi (precedentemente sciacquati).
  4. Aggiungere al soffritto la salsa di pomodoro,
  5. A parte friggere le melanzane a tocchetti in abbondante olio bollente
  6. Quando la salsa si è un po’ ristretta aggiungervi le melanzane fritte e asciugate dell’olio in eccesso e cuocere per circa 30 min.
  7. Aggiungere 1 cucchiaino di zucchero e 2 cucchiai di aceto salare e pepare
  8. Aggiungere scaglie di mandorle, meglio se tostate
  9. Servire a temperatura ambiente o fresca in un grande piatto anche contornato da uova sode tagliate a quarti.

Suggerimenti

Verficare verso fine cottura l’equilibrio agro-dolce. Nel caso aggiustare di aceto o zucchero. Per le quantità si consiglia di variarle a seconda del proprio gusto e preferenze.

Conservazione

Si può conservare in barattoli di vetro sterilizzati

Origine

Sicilia.

Il nome

C’è chi vuole che il nome “caponata” derivi dal latino “cauponae”, le taverne romane, e chi dal biscotto dei marinai spagoli il “capon”. Più semplicemente, la denominazione caponata deriverebbe dal fatto che in origine, fra gli ingredienti principali, c’era il pesce capone, un pesce azzurro che passa in autunno nel Mediterraneo.

Cenni storici

Nella cucina ricca baronale, la preparazione prevedeva come ingrediente principale il pesce, spesso il polpo. Nella sua origine spagnola, la caponata comprendeva anche vari molluschi. Nella cucina povera, per ovvie ragioni economiche, si valorizzavano le verdure e si eliminava il pesce.

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