Barbatelle di vite. Che cosa sono le barbatelle innestate? E quanto costano?
Le barbatelle si ottengono dalla vite adulta, dalla quale viene tagliato un tralcio. Il tralcio viene poi interrato in delle casse che vengono chiamate in gergo di forzatura e che contengono terreno, sabbia e a volte anche segatura. Il tralcio viene innaffiato in modo che dalla sua estremità, quella tagliata, si sviluppino le radici di una nuova vite. Si parla anche di barbatelle innestate. Ma che cosa sono esattamente? Possiamo già dire fin dall’inizio che si tratta di un prodotto molto richiesto sul mercato, ecco perché è importante chiedersi anche quanto costano le barbatelle. Andiamo in ordine e cerchiamo anche di rispondere a quest’ultima domanda.
Il costo delle barbatelle
Quanto costano le barbatelle? In generale possiamo dire che il loro prezzo varia, quando si parla di prodotti innestati, tra 1,20 e 1,80 euro, tenendo conto delle varietà poco richieste e di quelle che invece trovano maggiormente il favore da parte di chi le acquista.
Ci sono comunque diversi fattori che, specialmente in Europa, influenzano molto il prezzo delle barbatelle. Intanto bisogna considerare, in questo senso, il rapporto tra la domanda e l’offerta di ogni varietà. Poi bisogna tenere conto della dotazione delle risorse destinate alla ristrutturazione dei vigneti. Inoltre un altro fattore che influisce sul prezzo è costituito dal volume delle singole vendite.
In generale, anche per capire quanto sia possibile il variare del prezzo delle barbatelle, bisogna tenere conto dell’andamento del mercato delle uve e del vino. Infatti se la vendemmia inizia con prezzi bassi si possono ridurre anche le quotazioni delle barbatelle.
Oltre a tenere conto delle varietà dei prodotti che, come abbiamo detto, può essere determinante nello stabilire il prezzo, non si deve dimenticare che anche all’interno della stessa varietà si possono riscontrare delle variazioni da un anno all’altro.
Che cosa sono le barbatelle innestate
Quando abbiamo parlato di prezzo ci riferiamo più esattamente alle barbatelle innestate. È infatti molto importante tenere conto di questo elemento per capirne ancora di più su questo prodotto a cui facciamo riferimento.
In generale la barbatella è formata da due parti. La prima si chiama marza e la seconda portainnesto. La marza è una porzione di ramo tagliata provvista di una o più gemme. Il portainnesto è invece la parte inferiore della pianta moltiplicata attraverso la tecnica dell’innesto. È proprio grazie a questa tecnica che si sviluppano le radici, che si chiamano barba.
Fino al 1850 le barbatelle non venivano innestate. Poi si cominciò ad innestarle. Il tutto è derivato da uno studio compiuto nel Nord America, quando gli agricoltori si accorsero che il parassita fillossera determinava la morte rapida delle viti, quando esse venivano attaccate.
Quindi gli esperti cominciarono a valorizzare la pratica dell’innesto, perché si sono accorti che unendo la marza con il portainnesto la pianta diventava più forte e poteva resistere meglio agli attacchi della fillossera.
Da quel momento si cominciò a considerare l’innesto una tecnica molto efficace per dare anche la possibilità alla pianta di crescere più forte e più sana.
Per comprendere esattamente come avviene l’innesto nel caso della vite, si deve pensare che si tratta di trasportare su una parte del fusto in frammento di tralcio staccato da un’altra vite e che sia dotato almeno di una gemma.
In genere la tecnica dell’innesto viene praticata in un periodo che va dal mese di febbraio fino alla fine di aprile. Poi gli innesti vengono messi in cassoni di forzatura, come abbiamo descritto precedentemente e posizionati in una serra. A questo punto, come detto, intervengono vari fattori che possono determinare il prezzo delle barbatelle vendute nei vivai oppure nei negozi di enologia in generale.