Carota
La carota (Daucus carota) è uno degli ortaggi più apprezzati e comuni in tutto il mondo. È detta anche “ortaggio dell’abbronzatura“. Oltre a donare colore alle pietanze ha molte proprietà nutritive. La carota è coltivata per la sua radice di colore bianco nelle varietà da foraggio ed arancio nelle varietà da ortaggio. È ingrediente con sedano e cipolla del soffritto.
Informazioni generali
La pianta della carota
- Allo stato spontaneo è considerata pianta infestante e si trova facilmente in posti assolati ed in zone aride e sassose ma anche in tutti gli ambienti rurali e perfino alle periferie cittadine.
- È una specie erbacea biennale, alta fino a 100 cm, che nel secondo anno sviluppa un fusto eretto e ramificato con foglie verdi profondamente divise e pelose.
- L’infiorescenza presenta grandi brattee giallastre simili alle foglie.
- Ha notevole capacità di adattamento anche se non ama gli sbalzi termici che possono causare l’interruzione dello sviluppo delle radici.
- Fiorisce in primavera da maggio fino a dicembre inoltrato.
- I frutti sono dei diacheni irti di aculei che aiutano la disseminazione da parte degli animali.
- La semina delle carote ha come periodo migliore l’inizio della stagione primaverile, ma nel nostro Paese la coltivazione di questo ortaggio è possibile per tutto il corso dell’anno.
Varietà
Ne esistono molte e diverse cultivar che sono coltivate in tutte le aree temperate del globo. Le carote si distinguono secondo il colore e la forma della radice. Dal punto di vista orticolo le varietà più importanti sono quelle rosse (che producono radici di colore rosso o arancio); per quanto riguarda la forma, vengono suddivise in corte, mezzane e lunghe. Altro carattere molto importante è l’epoca di maturazione, in base alla quale le varietà si distinguono in precoci, medie o tardive.
Nantese medio-precoce e Nantese Clodia medio-precoce
Varietà mezza lunga, cilindica, a colletto fine, apprezzata per la sua precocità e la squisitezza delle sue radici lisce, a polpa tenera senza cuore, di facile conservazione.
Carota di Polignano (BA)
Detta anche “carota giallo-viola di Polignano” rappresenta un ecotipo della carota. La sua coltivazione è effettuata in un’area piuttosto ristretta, compresa fra 10 e 20 ettari, in prossimità di Polignano a Mare (BA), principalmente nella frazione di San Vito. Ha ottenuto il riconoscimento dei Presìdi Slow Food.
Carota giallo–viola di Tiggiano (LE)
“Pastanaca ti santu pati“, in onore a Sant’Ippazio, il Santo Patrono di Tiggiano. Quest’ultima è inclusa nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali pugliesi. A differenza della carota di Polignano, la colorazione della carota di Tiggiano può essere bianco-giallastro ma è sempre screziata, in misura più o meno maggiore, di violetto.
Altre varietà:
- Nandor Ibrido F1
- Flakke precoce
- Grelot (corta, precoce)
- St. Valery medio-tardiva
- Lobbericher tardiv
- Mercado de Paris precocissima
- Rossa d’Olanda precoce
- Comune di Napoli
- la Rossa di Napoli
Forme in commercio
Le si trova fresche, o surgelate intere o tagliate a rondelle e nei preparati per soffritti.
Informazioni culinarie
Utilizzi principali
- L’uso in cucina della carota è svariato; può essere utilizzata per preparare purè, succhi, minestre, dolci ecc., ma anche cruda in insalata e immancabile per un buon soffritto con sedano e cipolla.
- Può essere tagliata in vari modi e diventare una bella decorazione per qualsiasi piatto. Vedi I tagli della verdura.
- Se cotta al vapore o consumata cruda conserva ugualmente ogni sua proprietà.
Come pulire e conservare
- Spuntare, tagliare le due estremità. Lavare molto bene sotto l’acqua o togliere la buccia con un pela patate.
- Ad una temperatura di 0 °C ed un’umidità percentuale tra 90-95 si può conservare per diversi mesi mantenendo inalterate tutte le sue proprietà organolettiche.
Informazioni geografiche
Zona di origine
La sua origine probabilmente è da attribuirsi alla parte centrale del continente asiatico e che venne coltivata in Europa per scopi curativi già dai Greci, ma testimonianze confermano il suo impiego anche in periodi precedenti a Cristo.
Zona di coltivazione
È una pianta erbacea biennale originaria delle regioni temperate dell’Europa; la carota comune cresce spontanea in tutta la penisola con preferenza per le zone più temperate, dotate di sufficiente umidità.
Informazioni nutrizionali
- La carota è un ortaggio molto ricco di caroteni, sostanze che l’organismo utilizza per la produzione di vitamina A, che è importante per diverse funzioni dell’organismo, particolarmente per la funzione visiva.
- La carota è ricca di vitamina A (Betacarotene), B, C, PP, D e E, nonché di sali minerali e zuccheri semplici come il glucosio. Per questo motivo il suo consumo favorisce un aumento delle difese dell’organismo contro le malattie infettive.
- Le carote sono alimenti poco calorici e quasi senza grassi, molto ricche di sostanze utili al corpo e in particolar modo di fibra, alfa e beta-carotene.
Il beta-carotene
Il beta-carotene, insieme all’alfa carotene e alla luteina sono i responsabili del colore arancio delle carote e maggiore è l’intensità di questo colore, maggiore è la presenza di questi elementi. Il beta-carotene è una fonte molto importante di vitamina A per il nostro corpo, ma un suo consumo eccessivo può avere l’effetto collaterale di aumentare la pigmentazione giallastra della pelle. Il beta-carotene è molto utile per la crescita e la riparazione dei tessuti e aiuta a mantenere la pelle morbida e sana, a prevenire infezioni dell’apparato respiratorio e a proteggerci dall’inquinamento; una sua mancanza può portare verso una diminuzione della visione notturna, aumentata suscettibilità alle infezioni, pelle secca e squamosa, perdita dell’appetito e dell’olfatto, stanchezza frequente, assenza di lacrimazione, denti difettosi, e ritardata crescita delle gengive.
Le carote sono degli ottimi alleati dell’intestino: il succo di carota è un grande equilibratore della flora intestinale e trova impiego nelle infezioni e tossinfezioni di questo organo, nelle convalescenze, dopo un’assunzione prolungata di antibiotici o farmaci chimici. Inoltre è un potente rimineralizzante. Per queste due proprietà (eubiotico intestinale e mineralizzante) trova impiego in modo particolare nell’azione di riequilibrio intestinale.
I carotenoidi sono sostanze solubili nei grassi e quindi per aumentarne la biodisponibilità e l’assorbimento durante il pasto da parte del corpo è consigliabile mangiare carote con olio extravergine d’oliva.
Oltre al beta-carotene studi recenti hanno dimostrato su un campione di 15.000 adulti seguiti per 12-18 anni che l’alfa-carotene contenuto nelle carote è un potente allungatore della vita.
Come rimedio naturale troviamo l’uso della carota contro l’afonia, per i problemi di vista, come estrogeno per la promozione dello sviluppo delle ghiandole mammarie e per la stimolazione del latte materno.
Le carote sono anche considerate alimenti che prevengono malattie per la loro ricchezza in antiossidanti, immunostimolanti, antiinvecchiamento. Le carote aiutano a regolare l’intestino, migliorano la vista notturna, inoltre il carotene agisce come antianemico facendo aumentare il numero di globuli rossi.
È molto indicata per la cura delle affezioni polmonari e nelle dermatosi; quale gastro-protettore delle pareti dello stomaco è un ottimo antiulcera. Fra le altre molteplici proprietà curative, la carota ha quelle di prevenire l’invecchiamento della pelle, facilitare la secrezione del latte nelle puerpere, tonificare il fegato, regolare il colesterolo.
Altri benefici riconosciuti sono la facilitazione della diuresi, la tonificazione dei reni, l’innalzamento della emoglobina, la regolazione delle funzioni intestinali.
Infine, favorisce la vista portando sollievo ad occhi stanchi ed arrossati.
Carota per la pelle e per l’abbronzatura
La carota è molto usata in cosmesi perché antiossidante e ricca di betacarotene, perciò stimola l’abbronzatura prevenendo la formazione di rughe e curando la pelle secca e le sue impurità; la sua polpa è un ottimo antinfiammatorio molto adatto a curare piaghe, sfoghi cutanei e screpolature della pelle.
L’assunzione di carote non produce maggiore abbronzatura in quanto il beta-carotene si deposita solo a livello del derma e non arriva fino allo strato più esposto al sole, l’epidermide; il beta-carotene non è un abbronzante come può esserlo invece la melanina. La vitamina A è comunque da considerarsi come la vitamina della pelle: molto utile in caso di pelle secca, rughe, acne.
Calorie
100 gr. di carote conengono 41 Kcal.
Informazioni culturali
Origine del nome
il suo nome deriva dal greco Karotón.
Nella storia
- Nei mercati dell’antichità, a Roma o ad Atene, si trovava la carota selvatica, una radice magra e biancastra, dal gusto aspro e dall’odore forte.
- Cominciò a essere coltivata in Gallia e presentava una colorazione giallastra.
- Durante il Rinascimento, grazie all’influenza italiana, le verdure si imposero. Le radici, così ingiustamente criticate, vennero poco a poco rivalutate.
- Bisognò attendere il XVII secolo per veder comparire in Olanda la bella carota arancione, carnosa e dolce.
Modi di dire
La sua antica cattiva reputazione è testimoniata da alcuni modi dire spregiativi come:
“Usare il bastone e la carota” per indicare che si ricorreva alle buone o alle cattive maniere, secondo le circostanze, per piegare uno alla propria volontà, come si fa con i cavalli.
“Pel di carota” per indicare una persona con i capelli rossi ma in senso spregiativo.
Come si dice carota nei dialetti italiani
In Lombardia si chiama: caròtola, gnifer, caròtula, garòtula
In Campania: pastenaca, Pastenaca
In Puglia: pastanaca
In Veneto: atanflana, cagna
In Toscana: carrota
In Sardegna: bastonàga, fortinaja, fostenaja, frustinaca, fustenaja
In Valle d’Aosta: gneuffa, carotta
In Emilia Romagna: carotla, pistinega, caròtula, pistinèca, pistinega
In Basilicata: past’nak
Come si traduce carota all’estero
In Inglese si dice: carrot
In Francese: carotte
In Spagnolo: zanahoria
In Tedesco: karotte