Baby kiwi
Il baby kiwi o Nergi® è un vero concentrato di Vitamina C, un “superfood” da tenere sempre in tasca. Hanno la polpa simile al kiwi, sono dolci, grossi come una grande oliva, si mangiano con la buccia e non sono kiwi piccoli, ma un frutto che esiste da diversi secoli. Sono perfetti per uno spuntino rapido energizzante e poco calorico. Non sono frutti OGM e sono coltivati e venduti anche in Italia solo da tre anni.
Informazioni generali
Il baby kiwi, detto anche kiwiberry, kiwi arguta, nergi®, kiwi siberiano, è uno dei cosiddetti “superfood” scoperti di recente, considerato tale per la sua ricchezza di proprietà nutrizionali.
Cos’è il baby kiwi
Il baby kiwi è un piccolo frutto delle dimensioni poco più grandi di un chicco d’uva, dalla forma lievemente allungata e dalla verde buccia sottile.
Diversamente dai kiwi, la buccia è senza peli, quindi si mangia tutto.
Il sapore è dolce con un giusto equilibrio fra acidità e zucchero. Nella foto le dimensioni di un baby kiwi a confronto con una mela.
La pianta
- È la Actinidia Arguta, una rampicante che raggiunge anche i dieci metri di altezza e produce tra i 10 e i 50 kg di frutta circa. È una pianta selvatica originaria dell’Asia Orientale. La varietà che si coltiva in questi ultimi anni è il risultato di incroci naturali compiuti da botanici in Nuova Zelanda.
- Le foglie sono lunghe circa dieci centimetri e hanno i margini dentati.
- I fiori della Actinidia Arguta si presentano a mazzetti e sono fiorellini bianchi molto profumati.
- I frutti, risultato di una naturale impollinazione, sono prodotti dalle piante femmina e sono simili a olive verdi o a chicchi di uva. Si raccolgono sul finire dell’estate e sono grandi circa 2-3 cm. Pesano dagli otto ai quindici grammi, per questo è un ottimo e sano snack.
- La polpa si presenta come quella del kiwi, ricca di semi e dal sapore dolce. Differentemente dal kiwi si mangia anche la pelle, quindi non produce alcuno scarto.
- La buccia è di colore verde, sottile e liscia.
Stagionalità e reperibilità
ESTATE. È un frutto estivo. La raccolta si effettua unicamente a mano frutto per frutto. La stagione di maturazione è tra fine agosto e inizio settembre. Una volta raccolti, i frutti vanno conservati in luogo refrigerato prima della messa in commercio.
Fino a qualche anno fa era impossibile trovare questi dolci frutti al supermercato o ai mercati ortofrutticoli europei. Oggi finalmente sono reperibili in quasi tutti i supermercati della grande distribuzione, soprattutto del Nord Italia. Si trovano nel reparto dei frutti di bosco, al banco frigo e sono in vendita soltanto da settembre a novembre. Non si trovano in altri periodi dell’anno.
In commercio
I frutti sono venduti confezionati in vaschette di plastica in genere con coperchio richiudibile, comoda da portare in giro. Si possono trovare anche conservati in un pratico shaker in plastica per essere consumati mentre si cammina. Sono disposti nel reparto frutta e verdura vicino ai frutti di bosco o alla frutta venduta come snack.
Quanto costano
Non propriamente economici. 1,78 € il 5 Novembre 2016 in un grande supermercato a Milano.
Informazioni culinarie
Come scegliere
I frutti giunti a maturazione hanno la buccia verde. Per essere pronti al consumo devono essere morbidi al tatto e profumati. Quando diventano grinzosi e la polpa tende al rosso sono molto maturi e perdono turgidezza.
Come si conservano
Se non li si mangia subito, visto che per la loro dolcezza e dimensione uno tira l’altro, si conservano per tre giorni a temperatura ambiente. Per una settimana in frigorifero nello scomparto della frutta e verdura.
Usi in cucina
I baby kiwi sono uno snack ideale, sano e pratico da consumare anche fuori casa. Si gustano al naturale con la buccia, che deve essere sempre lavata. Ultimamente sono anche un ingrediente originale per preparare finger food sfiziosi e piatti gourmet, infatti qualche noto chef ha iniziato a farne uso.
Lo chef Giancarlo Piccarreta (nella foto sopra di Gamberorosso.it) ha utilizzato questo interessante frutto per la preparazione del suo piatto Riso venere con gamberi, germogli d’aglio e coulis di nergi.
Informazioni geografiche
I baby kiwi sono originari dell’Asia, come derivati dalla selezione naturale delle piante di Actinidia Arguta: non OGM. Diversamente dal kiwi, che ha origine dalla parte sud ovest della Cina dove prevale un clima subtropicale, i baby kiwi arrivano dalla parte opposta sempre della Cina, ovvero dal Nord Est del Paese, dalle regioni fredde della Manciuria confinanti con la Siberia Orientale.
Zone di coltivazione
Intorno agli anni Novanta, in Nuova Zelanda alcuni botanici non essendo soddisfatti della qualità di kiwi che producevano, decisero di provare ad incrociare alcune piante con questa nuova specie per migliorarne la qualità. Da questi tentativi e dai primi successi riscontrati si è deciso di avviarne la coltivazione producendo un frutto lievemente diverso dal kiwi originale senza alterarne però le caratteristiche organolettiche e le proprietà nutrizionali. Queste nuove varietà sono quindi il risultato di una impollinazione naturale e non sono Organismi Geneticamente Modificati (no OGM).
Per anni si sono avviati tentativi di coltivazione della pianta del baby kiwi in Francia, Italia, Germania, Canada, Stati Uniti e Nuova Zelanda, anche se le coltivazioni sono state avviate soltanto da pochi anni perché si temeva una resa ridotta. Dopo aver testato i primi risultati positivi con un ottimo riscontro anche sul mercato, 150 agricoltori europei hanno deciso negli ultimi anni di avviarne la coltivazione ed oggi sono ben 170 gli ettari di frutteti presenti in Europa, dislocati in Italia, Francia e Portogallo.
Coltivazione in Italia
Le prime coltivazioni di baby kiwi o Nergi® in italia risalgono al recente 2013. Si coltivano soprattutto in Piemonte, nella zona di Cuneo. I baby kiwi sono in realtà in vendita soltanto dal 2015. La coltivazione della pianta Actinidia Arguta ha dei tempi di resa piuttosto lunghi, infatti occorre aspettare la quarta stagione per vederne il suo carico produttivo.
Informazioni nutrizionali
Un concentrato di vitamina C
Dieci frutti di baby kiwi, 100 gr circa, contengono circa 80 mg di Vitamina C, considerando che l’arancia ne contiene circa 39,7 mg e i ribes 40 mg, i baby kiwi sono quindi i frutti che non devono mancare nei mesi invernali.
Proprietà
- Contro i malanni invernali
Il baby kiwi è un superfood soprattutto per il suo elevato contenuto di vitamina C, quasi il doppio di un limone, indispensabile per il buon funzionamento del sistema immunitario e per combattere i malanni stagionali. - Anti-invecchiamento
Concentrato di polifenoli, circa più del doppio di un kiwi e otto volte di più di una mela, aiutano a contrastare i radicali liberi e a combattere l’invecchiamento cellulare anche grazie alla presenza di Vitamina E. - Fonte di minerali e antistress
Oltre a questi valori nutrizionali, i baby kiwi sono anche un’ottima fonte di minerali come calcio, potassio, magnesio e manganese, quindi possono considerarsi dei veri e propri superfood.
Aiutano a mantenere alto il livello di concentrazione e sono degli antistress naturali, per il loro elevato contenuto di fosforo, consigliati ad anziani e a bambini. - Ideali anche per l’ipertensione
Hanno un ridotto contenuto di sodio e sono privi di colesterolo e grassi saturi, quindi consigliati anche a chi soffre di ipertensione.
Tabella valori nutrizionali
Per 100 gr di prodotto:
- Proteine: 1,2 gr
- Lipidi: 0,6 gr
- Carboidrati: 18 gr
- Fibra totale: 3,2 gr
- Sodio: 5,6 mg
- Potassio: 288 mg
- Vitamina C: 80 mg
- Kcal: 77
Informazioni culturali
Il nome. Perché si chiama nergi
Questo frutto ha diversi nomi. Si può chiamare baby kiwi, kiwi berry, kiwi arguta, kiwi siberiano, mini kiwi.
Il nome Nergi® invece è stato attribuito dalla società francese Sofruileg che ha i diritti esclusivi di vendita di questi dolci frutti in Europa.
Il nome Nergi deriva da “energy” come garanzia delle tante proprietà organolettiche di cui è ricco.
Storia
Il baby kiwi è un frutto che esiste da diversi secoli, ma è stato scoperto soltanto dal 2005 in Europa grazie ad una società francese specializzata nella coltivazione di mini frutti. Durante un viaggio in oriente lo staff di questa azienda ebbe l’occasione di scoprire le varietà di questo frutto, risultato di incroci naturali oltre che le sue tante proprietà nutrizionali. L’azienda francese decise di acquistarne i diritti di produzione per il territorio europeo chiamando in esclusiva questo piccolo frutto “nergi” da energy, energia e ne avviò il commercio sui mercati europei.