Al Bistrot Il calandrino
Via Liguria 1, Sarmeola di Rubano 35030 (PD). Tel. 049 630303.
26 Aprile 2011. Testi e foto di Federico Mattavelli. “Approfittando delle feste pasquali mi sono recato in località Sarmeola di Rubano a salutare gli amici Franco Ruggero e Simonetta gestori di “In.gredienti”, il negozio di alimentari con i migliori prodotti selezionati dai fratelli Alajmo. Dopo qualche simpatica chiacchiera e i dovuti saluti l’appetito di certo non è mancato e da buon gourmet che sono mi sono accomodato al Bistrot delle Calandre, Il Calandrino.
Ero in compagnia della simpatica Giulia, diplomata sommelier presso ALMA 2011, la quale dopo un periodo di stage dai fratelli Alajmo ora lavora presso Carlo Cracco, ristorante in Milano.
Cortesia e simpatia sono sempre di casa, come la disponibilità e la favella del buon Franco che rende sempre il tutto elegantemente ironico. Avendo già provato l’abilità nello stupire nella semplicità, ho voluto seguire un piccolo percorso culinario indirizzato da Cristian, maitrè di sala.”
Lo chef
Vedi Chef: Massimiliano Alajmo.
Il Calandrino
“Il lusso della semplicità “ uno slogan che va di pari passo con i fratelli Alajmo. Anche al Calandrino nulla è lasciato al caso, cura, dedizione e passione accompagnano gli appassionati e gourmet in questa realtà . Un elegante parquet percorre tutta la sala, giochi chiaro- scuro alle pareti e grandi finestre che corrono lungo tutto il perimetro rendono luminoso l’ambiente, la parete frontale del bar, con alcuni protagonisti della brigata Alajmo fa da sfondo a un caffè al banco.
La tavola
Tavoli in legno, poltroncine in pelle e una mise en place molto semplice: coltello, forchetta, tovagliolo, un simpatico porta pane, un bicchiere. Banale, semplice eppure siamo seduti al Calandrino dei fratelli Alajmo… Massimiliano non lascia mai nulla al caso e vuol dare un’impronta, osservando la tavola mi accorgo che i bicchieri hanno qualcosa di strano, eccola! È l’impronta del pollice di Max! Mi vien raccontato che i bicchieri dopo la formatura, ancor tiepidi vengono afferrati da Massimiliano che vi lascia l’impronta, il solco del suo pollice, come a voler significare io ci sono, vi seguo e vi accompagno con cura in questo percorso. La cucina nella sua serietà deve esser sempre un gioco, un gioco con le sue regole, dove nulla viene lasciato al caso e dove la cura del dettaglio fa la differenza. Una cura che non sfocia nell’eccesso ma nell’eleganza, in un’eleganza semplicemente di lusso: il lusso della semplicità.
Menù
Al Calandrino il menù permette di far assaporare a un pubblico più vasto lo stile Alajmo, una carta ricca, ma alleggerita dove la cura e la passione verso l’in.grediente non manca mai, pertanto risulta sempre essere il punto di forza su cui punta Massimiliano. L’abbinamento cibo-vino viene seguito da abili maitrè di sala, istruiti ad arte da Raffaele Alajmo, che sanno proporre il giusto connubio tra i sapori, con etichette selezionate sempre con grande attenzione.
Abbiamo gustato
“Primaverde”. Fave, barba di frate, piselli, fagiolini, pistacchi, aneto e basilico. |
Asparagi e uova |
Pane e grissini |
Spaghetti freddi con salsa di cozze all’olio, mandorle e arancia |
Big Max: “L’hamburger del Calandrino con patate fritte”. Dopo un veloce pasto nella nota catena di fast food americana, Massimiliano ha cercato di ispirarsi al famoso panino creandone una copia genuina e gustosa. Viene rigorosamente tutto fatto in casa dal pane alle salse; per finire le patatine fritte servite in un piccolo tegame di rame conservano tutto il loro calore restando sempre stuzzicanti ! | |
Hamburger |
Patate fritte |
Sandwich di sorbetto di mango e frutto della passione con crema di ricotta di bufala | |
Vaporizzatore. E dopo il caffè…. Un ottimo “ammazzacaffè” ma nello stile Alajmo! Un piccolo vaporizzatore con dell’ ottimo rum viene “spruzzato” dopo il caffè e lasciato sul tavolo per lasciar divertire il cliente. |