Ginepro
Le bacche di ginepro sono utilizzate come spezia per aromatizzare soprattutto la selvaggina e salumi come lo speck.
Informazioni generali
Descrizione delle bacche di ginepro
Le bacche di ginepro hanno un gusto dolce ed aromatico. Contengono gineprina, zucchero, resina, acetato di potassio e di calcio. Sono di forma sferica grosse quanto un pisello, di colore verde, mentre giunte a maturazione diventano di colore nero-azzurro con dei riflessi color argento.
Oltre ad essere l’ingrediente principale del liquore Gin viene utilizzato il suo olio essenziale per le molteplici proprietà. I frutti del Juniperus Communis sono le bacche.
La pianta Juniperus Communis
Il ginepro appartiene alla famiglia delle Cupressaceae. È un arbusto sempreverde con foglie aghiformi e pungenti.
I frutti, detti anche bacche, sono galbule di colore verde quando ancora immature e diventano blu nere una volta raggiunta la maturità, cosa che richiede due anni.
Il ginepro cresce spontaneamente in Europa, Asia e nel Nord America, tipicamente in zone montane.
Cespugli e bacche di Juniperus Communis, pianta del ginepro
Varietà di ginepro
Oltre al ginepro comune nei Paesi mediterranei si ritrovano altre varietà di ginepro, tra cui:
Ginepro fenico
O Falsa sabina o Cedro licio, dalle cui bacche si può estrarre un apprezzato olio essenziale.
Ginepro sabina
Ha foglie squamiformi, più raramente aghiformi, i cui frutti sono neri violacei a maturità raggiunta. È una pianta ornamentale, velenosa.
Altre varietà sono: Ginepro rosso (Juniperus oxycedrus), Ginepro licio (Juniperus phoenicea), Ginepro di Virginia (Juniperus virginiana).
In commercio
Le bacche di ginepro si possono acquistare fresche ed in seguito fatte seccare, o anche già seccate nei supermercati o nei negozi specializzati nella vendita di spezie.
Informazioni culinarie
Come si usano le bacche di ginepro
In cucina le bacche di ginepro vengono usate generalmente nella preparazione di pietanze a base di carne come la selvaggina. Si sposa ottimamente con ripieni a base di castagne e frutta e con le verdure della famiglia del cavolo. Essendo una spezia piuttosto forte è consigliabile usare non più di 6-7 bacche per volta.
Vengono usate anche per affumicare i salumi ed in particolar modo il prosciutto. In Trentino Alto Adige, il suo uso è particolarmente apprezzato non solo per dare sapore a patate e crauti, ma anche per affumicare alcuni dei prodotti tipici della regione quale lo speck, la carne fumada e la Mortandela.
Il ginepro viene impiegato anche nella cottura del pesce al cartoccio.
Le bacche di ginepro vengono di solito frantumate prima dell’uso, ma si possono anche usare intere nella preparazione di un brodo.
Patate, wurstel, crauti e carne aromatizzati con bacche di ginepro
Conservazione
Le bacche del ginepro vanno conservate in luoghi riparati dalla luce e ben ventilati, in assenza di umidità. Conservato in modo non ottimale o troppo a lungo può dar luogo a fenomeni di fermentazione anche intensi, che conferiscono al prodotto un tipico sgradevole odore di “vinaccia”.
Come essiccare
Si possono far seccare al naturale in un luogo ventilato e asciutto in un unico strato, per evitare muffe, oppure si possono mettere nel forno a bassa temperatura.
Il liquore Gin
Il Gin è un distillato forte, incolore, prodotto dalla distillazione di un fermentato ottenuto da frumento ed orzo in cui viene messa a macerare una miscela di erbe, spezie, piante e radici, tra le quali appunto le bacche di ginepro che ne caratterizzano il profumo e il gusto e il nome stesso.
Informazioni nutrizionali
Proprietà dell’olio essenziale
Antinfiammatorio
Viene usato contro mal di testa, dolori reumatici, artrosi, artrite, gotta e altre infiammazioni del sistema osteoarticolare: frizionando sulla parte dolorante una miscela di olio essenziale e olio vegetale, viene stimolata la produzione corporea di cortisone, con uno spiccato effetto analgesico.
Distensivo
Ottimo decontratturante per il sistema muscolare e tendineo scioglie i muscoli ed è indicato soprattutto per gli atleti dopo l’attività fisica sportiva o in caso di tensione, dolori e mal di schiena e stress.
Espettorante e anticatarrale
Per inalazione, è consigliato nel trattamento delle affezioni dell’apparato respiratorio, come tosse e raffreddore.
Antisettico delle vie urinarie
Come tutti gli olii essenziali svolge un’azione antinfettiva e antibatterica, ma nel caso del ginepro, è specifica per l’apparato genito-urinario. È indicato per stimolare la diuresi e in caso di cistite, edemi, stasi linfatica, ritenzione idrica, cellulite.
Rimedi
Cura delle malattie bronchiali
Fare bollire 7-8 bacche in una tazza d’acqua, filtrate e bere questa tisana un paio di volte al giorno.
Per la pelle
È ottimo per purificare e tonificare la pelle: schiacciare in una tazza d’acqua fredda 20 bacche, fare bollire e filtrare. Passare questo tonico dopo il solito latte detergente. Anche in caso di acne e pelli impure il tonico al ginepro è un ottimo rimedio naturale.
Alitosi
Masticare le bacche di ginepro aiuta a combattere l’alitosi.
Tonificante
Aggiunto all’acqua del bagno, il ginepro ha proprietà tonificanti e riscaldanti.
Consultare sempre il proprio medico di fiducia.
Informazioni culturali
Il nome
Il suo sapore acre ha dato origine al nome di questa pianta: infatti il nome ginepro deriva dalla parola celtica “juneprus” che significa appunto acre.
Cenni storici e leggende
Il ginepro era già conosciuto al tempo dei Romani: Apicio lo considera una spezia essenziale in cucina come ottimo sostituto del pepe.
I suoi rami nel Medioevo venivano usati per insaporire la carne allo spiedo.
Nel Papiro di Ebers del 1700 a.c.,il ginepro viene citato molte volte per le sue proprietà ed addirittura vengono citate delle ricette che ne prevedono l’utilizzo.
I Romani e i Greci, inoltre, ne bruciavano il legno come incenso.
Si narra che la Sacra Famiglia in fuga dall’Egitto, nel momento in cui stava per essere raggiunta dai soldati di Erode, chiese aiuto per ripararsi alla vegetazione e l’’unica pianta che le offrì protezione coi suoi rami fu proprio una pianta di ginepro. La Vergine scampato il pericolo, benedisse questa pianta, predicendogli che avrebbe avuto l’Alto Onore di dare il legno per la costruzione dell’albero della Croce.
Fino a poco tempo fa, all’inizio dello scorso secolo, in Emilia la sera del Santo Natale, di San Silvestro e dell’Epifania, veniva bruciato un ramo di ginepro.
Curiosità sul ginepro
Il legno della pianta del ginepro, veniva e viene tutt’ora usato per la produzione di molti utensili, tra cui un particolare mestolo che veniva usato per girare la polenta a cui conferisce in modo naturale il suo aroma. inoltre col legno di ginepro si producono le pipe.
Inoltre il ginepro posto nel forno dona aroma al pane durante la cottura.
La pianta intera veniva usata per la pulitura delle canne fumarie. Quando veniva completata la costruzione di una casa, era usanza porre sul tetto una pianta di ginepro in segno di festa.
Una volta si preparava una specie di vino lasciando fermentare in un tino una mescolanza di bacche, acqua, zucchero.
Nei dialetti italiani
Dialetto | Voce |
Corsica | soliu |
Emilia Romagna | z’nevar, zanavver, zanèvar |
Friuli Venezia Giulia | barancli, genevre |
Liguria | agàixin, agàixu |
Lombardia | ginèvar |
Piemonte | genòivro, zenèiver, |
Sardegna | ghiniperu, tenniperu, zinnibiri |
Puglia | làute |
Sardegna | làbru, làvru |
Trentino Alto Adige | zineoro |
Valle d’Aosta | dzeneivro |
Veneto | deneore, zinepro |
Nelle altre lingue
Ginepro in Inglese si dice: juniper
Ginepro in Francese si dice: genévrier
Ginepro in Spagnolo si dice: enebro
Ginepro in Tedesco si chiama: wacholder