Pitaya o dragon fruit
La pitaya è il frutto della pianta della famiglia delle Cactaceae (piante grasse) come il fico d’India coltivato soprattutto in sud America e in Vietnam. Può essere rosso oppure giallo e la sua polpa contiene semini scuri commestibili. È piuttosto delicato, non troppo dolce e più raffinato del fico d’india. Oltre ad essere gustoso e rinfrescante, questo bel frutto contiene pochissime calorie ed è ricco di acqua e di sali minerali oltre che di antiossidanti.
Informazioni generali
La pitaya è a forma di pera con una dolce polpa bianca o rosa. È molto popolare e coltivato sia in Sud America, dove è conosciuto anche come frutto “pulizia”, che in Vietnam, Thailandia, Malaysia, Taiwan e recentemente introdotto a Burgos nel nord delle Filippine. La polpa all’interno può essere sia bianca che rossa, con tanti minuscoli semi neri commestibili, è di consistenza gradevole e morbida, con un gusto dolce e un leggero retrogusto aromatico.
Prima della completa maturazione la pitaya, che pesa tra i 100 ed i 350 grammi è verde e ricoperta da minuscole ed affilate spine che vengono tolte prima della sua diffusione sul mercato.
La pianta e i fiori
La pianta è un arbusto dal portamento ricadente provvisto di grandi e bellissimi fiori bianchi che si aprono solo la notte e la cui durata è di un solo giorno; ad un mese circa dalla fioritura il frutto è pronto per la raccolta.
La pianta può fruttificare anche 6 volte durante l’anno.
Come coltivare la pitaya
- L’Hilocereus Undatus può essere coltivato sia per la bellezza dei suoi fiori che per la bontà dei suoi frutti. Vive molto bene in tutte le zone in cui vengono coltivati gli agrumi e resiste fino a 3 gradi sotto lo zero. Se la temperatura si abbassa eccessivamente va coperta con plastica trasparente o portata all’interno di locali illuminati e non troppo freddi.
- Il terriccio da usare è lo stesso che si usa per le piante grasse come i cactus.
- Essendo una rampicante ha bisogno anche di sostegni.
- I semi vanno messi quasi in superficie leggermente pressati. All’inizio il terriccio deve rimanere sempre fresco e il vasetto va messo vicino ad un calorifero per favorire la germinazione dei semi. Estrarre i semi aiutandosi con dell’acqua o interrare direttamente delle fette di pitaya. Importante è diradare le giovani piantine, in modo da lasciare quelle più robuste.
Varietà di Pitaya
Tra le varietà, quella gialla assomiglia ad una pigna sottile, mentre quella rossa ha una forma più rotonda e sulla buccia presenta delle lingue verdi allungate che avvolgono il frutto. In tutte le varietà la polpa è piena di minuscoli semini neri commestibili.
Hylocereus costaricensis
A buccia rossa/rosa e polpa rossa, di origine vietnamita.
Hylocereus undatus
A buccia rossa/rosa e polpa bianca. È la varietà più comunemente nota come “dragon fruit“, di origine vietnamita.
Hylocereus megalanthus
A buccia gialla e polpa bianca, è originaria della Colombia.
Stagionalità e conservazione
È presente sul mercato tutto l’anno e si conserva a temperatura ambiente per una decina di giorni.
Informazioni culinarie
Come si mangia la Pitaya
- La pitaya può essere gustata in purezza, estraendo la polpa con un cucchiaino come si usa fare col kiwi dopo averla tagliata a metà.
- Oppure condita con zucchero e limone e servita all’interno della buccia svuotata.
- Con la pitaya si fa anche un’ottima marmellata.
- Con la polpa si prepara una succosa bevanda chiamata “agua de pitaya”.
- È un ottimo e fresco dessert ma viene utilizzata anche per preparare cocktail e frullati a cui dona un colore ed un gusto veramente particolare.
Utilizzi dei fiori e della buccia
Oltre ad essere consumati crudi, la polpa e i fiori possono anche essere cucinati come verdura, utilizzati come contorno a pesce o carne in ricette come lo Sinigang (zuppa agrodolce fermentata) e il Bulalo (bollito di gamba di manzo).
I fiori essiccati possono essere tagliati in pezzi e cotti e utilizzati per la preparazione di infusi.
Anche la buccia può essere cucinata come marmellata o gelatina, oppure bollita come tè.
Informazioni geografiche
La pitahaya, originaria del Centro e del Sud America, è coltivata anche in diversi paesi asiatici come Thailandia, Taiwan, Filippine, Sri Lanka ed altri, alle Hawaii, in Australia, Israele e Cina.
La Malesia è un’altra regione dove trovare il dragon fruit. Nicaragua sono altri luoghi dove si coltiva frutta pitahaya per scopi commerciali.
Informazioni nutrizionali
Per quanto riguarda le proprietà terapeutiche, la pitaya è un frutto ricco di sali minerali come fosforo e calcio ed ha un effetto leggermente lassativo in quanto ricco di fibre. In particolare la varietà rossa/rosa è ricca di Vitamina C.
Il suo tenore calorico è molto basso.
È infine noto per l’elevata quantità di antiossidanti, particolarmente benefici contro la formazione di radicali liberi e che possono prevenire il cancro, ipertensione, diabete, reumatismi e infezioni delle vie urinarie.
Tabella nutrienti
Valori per ogni 100 gr.
- Calorie: 36 Kcal
- Acqua: 9-14 gr
- Proteine: 0,15-0,5 gr
- Carboidrati: 9-14 gr
- Grassi: 0,1-0,6 gr
Informazioni culturali
Anche detto
Dragon Fruit, Pitaya o Pitahaya.
Nelle altre lingue
- In Inglese si chiama: dragon fruit o strawberry Pear
- In Francese: fruit du dragon
- In Spagnolo: fruta del dragón
- In Tedesco: drachenfrucht