Pandoro di Verona
Il Pandoro di Verona è uno dei dolci natalizi più amati e conosciuti, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. Con la sua soffice consistenza e la caratteristica forma a tronco di cono con la sezione a stella a otto punte, il pandoro è perfetto per celebrare le festività. Prepararlo in casa è un po’ laborioso, ma la sua bontà ripaga ogni minuto di attesa. L’impasto, fragrante e profumato di vaniglia, è completato da una spolverata di zucchero a velo che lo rende ancora più goloso.
Ingredienti (per circa 2 pandori)
- Farina 00 610 gr
- Burro 250 gr
- Zucchero semolato 175 gr
- Lievito di birra 30 gr
- Uova di gallina 8
- Limone 1
- Panna fresca 1 dl
- Vanillina 1 pizzico
- Zucchero a velo 50 gr
Procedimento
Setacciare 75 gr di farina in una terrina, aggiungere 10 gr di zucchero, il lievito di birra sbriciolato e un tuorlo d’uovo. Impastare il tutto, aggiungendo 2 cucchiai di acqua tiepida. Coprire l’impasto con un panno e lasciarlo lievitare per 2 ore in un luogo caldo.
Aggiungere 160 gr di farina setacciata, 25 gr di burro ammorbidito, 90 gr di zucchero, 3 tuorli e continuare a impastare. Lasciare lievitare nuovamente per 2 ore.
Unire il resto della farina, 40 gr di burro, 75 gr di zucchero, 1 uovo intero e 3 tuorli. Impastare a lungo fino ad ottenere una consistenza morbida ed elastica. Lasciare lievitare ancora per 2 ore, sempre coperto e in un luogo tiepido.
Lavorare l’impasto e incorporare la panna, la buccia grattugiata del limone e la vanillina. Continuare a impastare fino ad ottenere una consistenza morbida.
Dividere l’impasto in due palline, quindi inserirle in stampi da pandoro precedentemente imburrati. Lasciare lievitare finché l’impasto non arriva al bordo degli stampi.
Preriscaldare il forno a 190°C e cuocere i pandori per 40 minuti. A metà cottura, abbassare la temperatura a 160°C per evitare che la superficie si bruci. Il pandoro deve risultare dorato e morbido all’interno.
Lasciar raffreddare i pandori e spolverizzarli con zucchero a velo prima di servirli.
Come tagliare il pandoro
Per tagliare il pandoro, seguire le incanalature naturali della forma a stella. Se le fette risultano troppo grandi, è possibile dividerle ulteriormente. Ogni fetta avrà la caratteristica forma stellata.
Lo stampo per pandoro
Oltre agli stampi tradizionali in metallo, esistono anche stampi in carta o in silicone, che sono altrettanto validi per una buona riuscita del dolce.
Farcitura del pandoro
Anche se tradizionalmente il pandoro non è farcito, nel corso degli anni sono nate varianti che lo vedono ripieno di crema pasticcera, ricoperto di cioccolato o arricchito con canditi.
Come conservare il pandoro
Il pandoro avanzato può essere avvolto in alluminio e conservato in frigorifero. Scaldato al microonde, tornerà fragrante e morbido come appena fatto.
Pandoro di Verona DOC
Il Pandoro di Verona è riconosciuto come prodotto dolciario tradizionale, con una specifica forma a tronco di cono e una superficie esterna morbida, non crostosa. Il processo di lievitazione naturale, che prevede l’uso di lieviti che agiscono su amidi e zuccheri, conferisce al pandoro la sua leggerezza e il caratteristico profumo.
Curiosità sul Pandoro
Il nome “Pandoro” deriva dal colore dorato del dolce, che richiama l’oro. Un tempo, infatti, il dolce veniva arricchito con fogli di oro zecchino, che ne giustificano l’origine del nome “Pan de oro”. La ricetta del pandoro moderno risale alla fine dell’800, con Domenico Melegatti che nel 1894 depositò il brevetto del dolce.