Dino De Bellis
Dino De Bellis, executive chef del ristorante “Vyta Enoteca Regionale del Lazio” è uno degli chef scelti per la gara dei cuochi a La prova del cuoco per l’edizione 2018/2019. Ma scopriamo dalle sue parole chi è Dino, le sue origini, da cosa è nata la passione per la cucina, come è arrivato ad essere quello che è oggi e cosa si aspetta dalla sua esperienza a La prova del cuoco.
Chi è Dino De Bellis
Abbiamo chiesto a Dino di raccontarci un po’ di sé e del suo lavoro, con parole sue. Così ci ha mandato questo racconto, scritto di getto per voi.
«Mi chiamo Dino De Bellis e ho 52 anni (sono nato a Roma nel 1966) e devo tutto questo alla mia splendida Famiglia.
La mia passione per la cucina credo di averla sempre avuta, pur non avendo parenti nella ristorazione sono stato sempre affascinato dal cibo, d’altronde il mio peso forma lo dimostra.
L’aver passato molto tempo nella fattoria dei miei nonni mi ha fatto scoprire l’importanza del prodotto e la cura per il non spreco.
Ho una passione per tutto ciò che proviene dalla terra, infatti nei miei piatti non manca mai una parte vegetale, fino ad estremizzarla.
Quindi la mia storia in cucina inizia in quella di casa dove mi dilettavo a preparare paste e sughi per mia madre già all’età di 12 anni.
Poi crescendo mi sono allontanato da questo mondo fino a quando dopo 10 anni di attività, ho deciso di trasformare il mio bar, prima in tavola calda e poi pian piano in un ristorante vero e proprio. Raggiunto il mio scopo ho deciso di vendere ed entrare nella ristorazione in punta di piedi. Così comincio a girare le cucine degli altri e dopo qualche anno apro il mio ristorante a 40 anni.
Dopo molte fatiche arrivano anche le soddisfazioni, ma nel frattempo avevo iniziato anche un’altra attività, quella del cuoco di supporto di trasmissioni tv, prima ad Alice Tv e poi Cuochi e fiamme per 7 stagioni.
In questo periodo ho conosciuto molti colleghi, diventati anche veri amici.
Ho insegnato cucina al Gambero Rosso, a Niko formazione di Castel di Sangro e tuttora insegno da Coquis Ateneo della cucina Italiana.
Finito il tempo del mio ristorante, ho collaborato con altri fino ad arrivare a Salotto culinario, che gestisco insieme ad altri 2 colleghi e Amici.
Tra le mie consulenze e Start Up ci sono il Gazometro 38, il Marine Village di Torvajanica e il Margutta ristorante vegetariano di Roma.
Dal 2015 sono l’executive Chef del gruppo Vyta che ha come punta di diamante l’enoteca regionale del Lazio.
Insomma mi sono divertito molto e ho ancora molto da divertirmi.»
I piatti che più rappresentano Dino
Abbiamo chiesto a Dino di raccontarci uno o più piatti che rappresentano maggiormente la sua cucina, in cui si “identifica” di più. Ecco i suoi piatti del cuore e il motivo per cui lo rappresentano.
Spaghetti aglio e olio con estratto di lattuga e crudo di ricciola
«La pasta è la mia passione e l’aglio e olio e quella che più mi soddisfa, cercando sempre di aggiungere varianti interessanti.»
Polpetta di bollito verze e carote allo zenzero
«Amo la tradizione della polpetta e cerco di rivisitarne l’aspetto visivo pur restando sempre attaccato ai sapori originali.»
Anatra nel bosco
«A volte mi piace trasformare il cibo in paesaggi e racconti come nel mio piatto “anatra nel bosco”.»
Informazioni anagrafiche
17/04/1966