L’Italia in un calice: le migliori zone enologiche da nord a sud
Che siate o meno appassionati di vino, ogni periodo dell’anno è quello giusto per andare alla scoperta delle più belle cantine d’Italia, dove la tradizione enologica mette in risalto le materie prime della nostra terra.
Le aziende vitivinicole italiane non sono più solo semplici fattorie o poderi ma vere e proprie opere d’arte architettonica dove degustare alcune tra le etichette più famose e apprezzate della nostra penisola, immergendosi in lunghe passeggiate tra vigneti, dolci colline e campi coltivati.
Quindi preparate i calici, perché oggi andiamo alla scoperta delle zone enologiche che hanno fatto la storia del nostro Paese, contribuendo a tenere alta la fama del made in Italy enofilo.
Dalla Sicilia alla Campania: le grandi firme del vino del Sud Italia
Il nostro percorso vinicolo inizia dalla Sicilia per una tappa assolutamente gourmet da Avola (SR) alle pendici dell’Etna.
Partiamo, dunque, da un breve tour a Ispica, nella parte sudorientale della provincia di Ragusa, per scoprire la Cantina Curto e gustare l’eccezionale qualità dei vitigni Nero d’Avola e del rinomato Dulce Netum, ottimo Moscato Passito di Noto che porta con sé tutti i profumi e la dolcezza della sua terra d’origine.
Da qui ci concediamo una piccola deviazione verso Agrigento alla volta dell’Azienda Vitivinicola Planeta, che ha saputo interpretare in maniera egregia le particolarità e le peculiarità dello scenario enologico siciliano introducendo vitigni autoctoni e alloctoni lungo tutta la costa di Menfi: Sangiovese, Nero d’Avola, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon per i rossi; Cataratto, Inzolia, Chardonnay e Grecanico per i bianchi.
Giunti alle pendici dell’Etna, la scelta delle cantine diventa davvero ampia e di alta qualità. Tra le più rinomate, l’Antica Tenuta del Nanfro e l’Azienda Vitivinicola Massimo Lentsch. Passando per Messina è d’obbligo una sosta alle Cantine Colosi per gustare l’antico vino Malvasia delle Lipari e altre prestigiose etichette ottenute da vitigni autoctoni siciliani.
Risalendo la Calabria, l’antica tradizione dei leggendari vini risalenti alla Magna Grecia Calabrese trova la sua massima espressione nell’Azienda Agricola Baccellieri ubicata nel piccolo comune di Bianco in provincia di Reggio Calabria.
Per la Basilicata facciamo una breve sosta a Potenza per deliziare le papille gustative con il Don Anselmo, un eccellente Aglianico del Vulture prodotto dalla Cantina Paternoster di Barile sotto la guida dell’enologo Fabio Mecca.
La traversata della Campania, invece, suggerisce due tappe obbligatorie: la Tenuta Lunarossa di Mario Mazzitelli a Giffoni Valle Piana (SA), per assaggiare il Fiano Quartara in purezza; e le Cantine Mazzella a Ischia, interessanti da visitare anche per il ricco retaggio storico.
La tradizione vinicola del Centro Italia
Si risale poi la Penisola alla volta della selvaggia natura della Tuscia viterbese, dove Emanuele Pangrazi ha dato vita a una delle realtà enologiche più sorprendenti della regione, con venti ettari di vitigni autoctoni in regime biologico tra i monti Sabatini e Cimini.
Da qui, il nostro tour enoico prosegue nella terra dei rinomati vini d’Abruzzo come quelli che la famiglia D’Onofrio produce nell’azienda agricola Cascina del Colle, a Villamagna.
Nelle Marche facciamo, invece, tappa alla Tenuta Cocci Grifoni per gustare le DOC e le DOCG provenienti esclusivamente dai vitigni del Piceno coltivati con passione e amore fin dal 1933.
Proseguendo verso la Toscana, ogni area ha la sua specialità che si produce da secoli con orgoglio e tradizione: dalla rinomata zona del Brunello di Montalcino con l’Azienda Agricola Poggiarello situata a Sovicille, nel cuore delle campagne senesi, alla Tenuta Torciano vicino allo splendido borgo medievale di San Gimignano.
Cantine storiche e vitigni del Nord Italia
Dirigendoci verso la Food Valley parmense, tra i comuni di Langhirano e Felino, visitiamo l’Azienda Agricola Cerdelli Michele, una splendida cantina storica circondata da cinque ettari di vigneti coltivati sulle verdi colline emiliane.
A Sorbara, invece, scopriamo le grandi abilità di Alberto Paltrinieri nel produrre eccellenti Lambrusco, tra cui il famoso Leclisse: delicato, fresco e persistente da abbinare a dolci tipici come crostate e torte alla frutta, di cui potete trovare le ricette sul sito la cucina di Giulia.
Anche Piemonte e Liguria, ovviamente, sono sotto i riflettori del nostro viaggio enogastronomico con l’azienda vinicola Ceretto a Monsordo, vicino ad Alba nelle Langhe, e la tenuta Poggi dell’Elmo a Soldano (IM), dove il profumo della tradizione regna tra le pareti della vecchia cantina che ospita la sala degustazione.
Per la prossima tappa enoica ci dirigiamo in Lombardia alla volta del piccolo comune di Aprica (SO) per assaporare il passito più famoso della Valtellina, conosciuto con il nome di Sfursat, che trova la sua massima espressione in quello prodotto dalla cantina Mamete Prevostini a Mese.
In Veneto la scelta tra Amarone, Ripasso e Ripasso Superiore, etichette regine della Valpolicella, non potrà che essere vincente. Le strade del vino ci portano, poi, ad attraversare le aree vinicole privilegiate delle colline di Valdobbiadene e del Trentino, arrivando infine in Friuli per assaporare la Ribolla Gialla della Tenuta Stella a Dolegna del Collio e il Friulano della Cantina Bolzicco a Cormons, entrambe in provincia di Gorizia.