Il futuro della tecnologia alimentare in cucina: opportunità e sbocchi lavorativi
I progressi della scienza e della tecnica stanno mutando drasticamente gli stili di vita, ma anche i metodi di produzione, mettendo a disposizione macchinari sempre più sofisticati, in grado di ridurre errori e sprechi, abbattere i costi e ottenere prodotti migliori. Questi cambiamenti riguardano anche l’arte culinaria, la quale, grazie allo sviluppo della tecnologia alimentare, può oggi sfruttare tecniche avanzate che riducono l’impatto ambientale e permettono di scegliere tra un elevato numero di dispositivi moderni e performanti capaci di migliorare la qualità delle pietanze.
Questo ambito di ricerca tocca tanto le fasi di produzione delle materie prime, quanto quelle del loro trattamento, fino alle ultime battute, quelle che si svolgono in cucina e che culminano con la creazione delle pietanze che arrivano nei nostri piatti. In quest’ultimo tratto del percorso troviamo la progettazione e la creazione di macchinari sempre più hi-tech e innovativi, come la stampante 3D per la preparazione di pietanze, una delle eccellenze prodotte dalla tecnologia alimentare, ma anche macchinari per l’abbassamento delle temperature dei cibi, per il sottovuoto e per la maturazione spinta.
Prima di arrivare nelle cucine gli alimenti saranno sempre più spesso curati non dalla mano umana, ma da impianti dotati di intelligenza artificiale. Il progresso delle tecniche alimentari sta inoltre portando all’elaborazione di metodi per la creazione di alimenti in vitro e per il miglioramento dei valori nutrizionali attraverso la manipolazione genetica.
Tutte queste innovazioni collaborano alla nascita di nuove figure professionali in ambito alimentare, nonché a una drastica mutazione di quelle già esistenti.
L’evoluzione della tecnologia alimentare
La ricerca nell’ambito della tecnologia alimentare si pone numerosi obiettivi, volti non solo a migliorare la qualità degli alimenti e a semplificare la preparazione, ma anche a rendere l’alimentazione di uomini e animali più sostenibile.
Secondo quanto emerso da uno studio che ha visto uniti gli sforzi dei ricercatori del JRC della Commissione europea e di un esperto di cambiamenti climatici del FAO, Francesco Tubiello, il settore alimentare è attualmente responsabile di circa un terzo delle emissioni di biossido di carbonio e gas serra. Questo dato fa capire perché i ricercatori si stiano impegnando per ridurre l’impatto dell’alimentazione sull’equilibrio ambientale, introducendo tecnologie innovative e cercando nuovi metodi per la produzione delle materie prime e dei prodotti finiti, nonché per lo smaltimento dei rifiuti.
Tra queste innovazioni è possibile includere gli alimenti realizzati in vitro, in primis la carne, la quale verrebbe in questo modo prodotta non solo senza dover uccidere esseri viventi, ma anche senza la necessità di allevamenti intensivi, i quali hanno un elevato impatto negativo sull’ambiente. Per realizzare della carne in vitro è sufficiente utilizzare una cellula dell’animale, prelevata tramite biopsia; questa andrà poi messa in bioreattori che ne favoriranno la riproduzione.
Anche il latte e le uova sintetiche sono già realtà e promettono di aprire numerose possibilità nell’ambito della tecnologia alimentare, creando nuovi sbocchi professionali. L’arrivo di questi prodotti in cucina non modificheranno invece i metodi di preparazione delle pietanze e non comporteranno cambiamenti nell’alimentazione.
Diverso è il discorso se prendiamo in considerazione un macchinario che è già entrato nelle cucine di alcuni ristoranti e che punta a una diffusione ancora più capillare: la stampante alimentare 3D. Frutto della tecnologia alimentare più avanzata, permette non solo di stampare sculture di cioccolata, basi di pizze, dolci e pietanze di vario genere, ma persino bistecche. Proprio così: la carne stampata è già una realtà. In questo caso non si tratta di carne vera, ma vegetale, con un contenuto di acqua e proteine molto simile a quello di una comune bistecca.
Tecnologia alimentare e nuove competenze dei professionisti di oggi e domani
Le innovazioni tecnologiche in ambito alimentare ci proiettano nel futuro, aprendo nuove possibilità di impiego per i lavoratori di domani, ma richiedendo al contempo a chi già lavora in questo campo di aggiornare le proprie competenze per favorire il passaggio a una nuova normalità in campo alimentare.
Con il passaggio a coltivazioni curate e coordinate da dispositivi dotati di intelligenza artificiale, nonché con l’avvento degli alimenti sintetici, ossia prodotti in laboratorio, chi desidera lavorare in questo ambito dovrà possedere competenze legate all’ambito scientifico e tecnologico. L’impiego delle stampanti 3D introdurrà invece nell’Ho.Re.Ca. una nuova figura professionale specializzata nell’utilizzo di programmi di grafica 3D per la progettazione di alimenti dal design moderno.
Gli sbocchi lavorativi del futuro
Quali saranno dunque i futuri sbocchi professionali garantiti dalle nuove tecnologie alimentari?
In primo luogo, come abbiamo detto, ristoranti, hotel, ma anche le grandi aziende che adotteranno per i loro processi produttivi le stampanti 3D alimentari avranno bisogno di una figura professionale che sappia padroneggiare alla perfezione i programmi di grafica 3D e i software forniti con stampanti.
Oltre alla progettazione grafica, i food designer digitali potranno possedere anche nozioni in ambito gastronomico al fine di identificare i migliori ingredienti da utilizzare per la produzione degli alimenti. In questo caso si potrà parlare di veri e propri chef digitali, capaci di unire le competenze fondamentali per la creazione di piatti dai sapori unici a doti grafiche fondamentali per l’utilizzo dei nuovi macchinari.
L’impiego delle stampanti 3D potrà aprire anche altre opportunità lavorative in quanto richiede l’ideazione di materiali sempre nuovi e originali per la preparazione delle pietanze o per l’imitazione di alimenti tradizionali, resi attraverso una tecnologia meno impattante a livello ambientale e dunque più sostenibile.
Uscendo dalle cucine e spostandosi alla radice della produzione delle materie prime, troviamo nuove opportunità di impiego per tecnici specializzati e personale in grado di controllare e gestire da remoto gli impianti dotati di IA per la cura e la crescita degli alimenti di origine vegetale. Nelle grandi realtà digitalizzate, queste figure andranno a sostituire i lavoratori manuali in quanto tutto il lavoro diretto verrà fatto direttamente dai processi automatizzati; all’uomo spetterà il compito di programmare gli impianti e controllare il funzionamento, intervenendo in caso di guasti o problemi di altra natura.
Grandi opportunità di lavoro si apriranno anche per chi sogna un impiego nell’ambito della ricerca e presso i laboratori di bioingegneria destinati alla produzione di alimenti sintetici sempre più simili a quelli reali, ma ancora più nutrienti e sani.