Ilario Vinciguerra
Ilario Vinciguerra, un giovane chef dalla lunga esperienza professionale.
Informazioni professionali
La storia
Ilario Vinciguerra ha conseguito il Diploma di Maturità Professionale nell’anno scolastico 1993/1994 presso l’Istituto Professionale Alberghiero “Angelo Celletti” di Gianola – Formia (Latina).
Ilario Vinciguerra ha una carriera ventennale alle spalle. Ha lavorato in grandi ristoranti pluri premiati, dal Hotel “la Reserve de Beaulieu” (2 stelle Michelin), al “Luigi Quindicesimo” di Montercarlo, a grandi Ristoranti svizzeri, e al “Don Alfonso 1890” di Sant’Agata sui due Golfi (Napoli), 3 stelle Michelin.
Oggi si è meritato una stella al suo Ristorante, un posto stabile tra i Jeunes Restaurateurs D’Europe il premio Miglior piatto all’olio d’Oliva a San Sebastian e la docenza ad Alma.
Il ristorante
Ilario Vinciguerra Restaurant premiato con una stella Michelin è situato in un piccolo borgo, Galliate Lombardo, in provincia di Varese, dall’ambiente elegante ed accogliente. Splendida è la terrazza con vista lago, Monte Rosa e sulla città di Varese.
Il ristorante presenta un menù degustazione che varia nel prezzo a seconda del numero di portate. Sono dieci anni che Vinciguerra è il patron di questo ristorante, ex Antica Trattoria di Monte Costone. La sua cucina è da lui definita creativa e mediterranea. Il piatto forte di Ilario Vinciguerra è la “Terrina di fois gras con confettura alle arance”.
La cucina
La cucina di Ilario Vinciguerra è rispetto e conoscenza delle materie prime, tradizione unita alle nuove tecniche di cottura e un pizzico di ispirazione. L’ingrediente al quale Vinciguerra non potrebbe mai rinunciare è l’olio extra vergine d’oliva mentre non usa burro e panna. Nei suoi piatti spesso tra gli ingredienti ci sono i fiori.
Tra i progetti di Ilario Vinciguerra, la creazione di una nuova linea “ilario vinciguerra shop”.
“Profumo”
“Profumo” è una tartara di gamberi rossi di Sicilia in una sfera di plexiglass, olio e fiori e due gelatine, una al nero di seppia e una ai limoni di Sorrento ha vinto il premio per il miglior piatto all’olio d’oliva al Mejor de la Gastronomia di San Sebastian nel 2007, (18mila euro in palio) sbaragliando la concorrenza francese e spagnola.
Un mondo di sensazioni che ha il suo perno in una base riempita di ghiacchio e gin tonic, con la doppia funzione di tenerlo a temperatura e di chiudere poi il panorama delle sensazioni gustative.
In televisione
Ilario Vinciguerra collabora con Canale 5 per la rubrica eno gastronomica “Gusto”, inserita all’interno del TG5. Lo abbiamo visto spesso anche in trasmissioni su Gambero Rosso Channel “Cucine d’Italia, ma soprattutto la presenza a Detto fatto su Rai2 con Caterina Balivo risalta tutta la professionalità, la simpatia e la spontaneità di Ilario.
Ingrediente preferito
Olio d’Oliva
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Contatti
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Informazioni anagrafiche
22/07/1975
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Galleria fotografica
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I vostri commenti
Lo adoro, vorrei che mia figlia che sta facendo lo stage in un ristorante a Bergamo, lavorasse al fianco di uno chef di questo spessore
Ho visto la puntata di detto fatto del 03 febbraio 2015 , a proposito dell’olio e le specifiche differenze da te sostenute tra le diversità da quello del nord e quello del sud .. ti faccio notare che la produzione e la cultura dell’olio non è presente nel territorio di tutto il centro nord che ti ha accolto, basti pensare che la produzione che arrivata solo da qualche decennio è veramente limitata basta pensare che la toscana non raggiunge nemmeno l’1% della produzione nazionale che furbescamente insieme a quell’altro 0,03% della liguria sfrutta persone ignoranti come Lei per dire delle sciocchezze enormi. i dati se ti interessano sono di coldiretti.
Quoto il Sig. Dino di Giorno e sottolineo che la sua ignoranza è elevata. Impari prima di parlare e di denigrare sulla TV di stato ( volutamente minuscolo) le eccellenze del Sud.
Ritorni a studiare!
a questo signore gli dovrebbero togliere la stella e anche il il premio ottenuto come miglior piatto all’olio d’oliva anche perché definisce olio meridionale piu’ acido ma non specifica che l’olio extravegine varieta’ coratina monocultivar ha sicuramente la piu’ bassa acidità 0.13
e che al sud si produce il 90% dell’olio in italia mentre in liguria e in altre regioni hanno 4 piante e il resto comprano dalla puglia.
Nessuna sorpresa, la maggior parte dei ristoratori (90%) è assolutamente ignorante sull’olio di oliva e questo a scapito della nostra salute e del nostro gusto. Basti sapere che l’acidità dell’olio si può misurare soltanto attraverso analisi chimica e non è assolutamente possibile percepirla con i sensi. Sul pesante e leggero poi… non commento neanche, perché queste definizioni sono assolutamente prive di fondamento. Se volete sapere con che cosa cucina il ristorante dove andate, chiedete un olio “leggero”. Se ve lo portano….SCAPPATE!!!. compreso il ristorante del sig. Vinciguerra che, a quanto pare non conosce l’abc sull’olio, base della cucina Generalizzare in questo modo è assolutamente ridicolo poiché in qualsiasi regione esistono olii buoni e cattivi.
complimenti realizzi piatti buonissimi che sperimentiamo a casa .
Una domanda come mai non nomini piatti della mia regione? vivo in Basilicata nel metapontino (Scanzano jonico) ciao per Ilario Vinciguerra
metapontino (Scanzano Jonico) saluti …………
Ciao caro Vinciguerra,
aggiorna o aggiungi foto di oggi mi piaci di più…
Ciao Giorgia. In realtà non è lo chef che gestisce la pagina, ma hai ragione! Tanti anni che l’abbiamo pubblicata…e si vede… 😉
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